249 non possiamo entrare nella discussione di cosi importante argomento senza conoscere primieramente lo stato delle nostre finanze, e quali siano i mezzi, con i quali il sig. ministro che le regge, intende adoperare onde sopperire alla prossima deficienza dell’erario, la conseguenza, io prego il sig. conte di Revel di presentare con la più grande sollecitudine il bilancio al Parlamento e di volerci dire eziandio quale sia il suo pensiero per soccorrere le finanze dello stalo in un prossimo avvenire. Ma questo non mi basta; credo indispensabile che da noi si sappiano finalmente quali sono le basi della mediazione : dopo circa quattro mesi di ostinato silenzio, sarebbe oramai tempo che la nazione conoscesse i destini che l’attuale ministero le prepara; poiché, se le basi della mediazione fossero, come noi vogliamo credere, la formazione del regno dell’alta Italia, ciò avrebbe senza fallo una favorevole influenza sulla deliberazione che la Camera dovrà prendere in proposito del progetto di legge Antonini; laddove, se diverse fossero le condizioni della mediazione, altre forse sarebbero eziandio per essere le nostre deliberazioni. Pertanto, senza timore di meritarmi questa volta la taccia d’indiscreto, di cui già in altre circostanze mi fu largo il signor ministro degli affari esterni, io lo prego di voler finalmente far noto al Parlamento ed alla nazione, che noi rappresentiamo, le basi della mediazione. Conchiudo poi coll’ approvare pienamente lo spirito della idea di legge del deputato Antonini perchè sarebbe eterna vergogna al nome nostro se la città regina dell’Adriatico cadesse preda del comune nemico per difetto di soccorsi, oltre del danno immenso che ne sarebbe per derivare alla nostra causa; i quali danni io qui non mi farò ad enumerare, poiché voi, signori, li conoscete abbastanza, e perchè voglio che Venezia, ebe Italia, che Europa tutta sappia essere il Parlamento ligure-piemontese fedele al solenne patto, che non ha guari sanciva con amorevole slancio e con santo entusiasmo, ed al quale patto noi non potremo mancare senza ucciderci noi medesimi. Pastian si lagna per l’espressione: Parlamento ligure-piemontese usata dal preopinante, come quella che non comprende i Sardi e i Savoiardi. Michelini Jlessundro risponde che 1’ incriminata espressione non fu da lui usata con intenzione d’escludere i Sardi e i Savoiardi, ma solo in forza dell’abitudine che si ha di così indicare il Parlamento del regno. E adottata la presa in considerazione della proposta Antonini. Sineo domanda che insieme a questa sia pur presa in considerazione n *° stesso oggetto la supplica presentata da molti membri della Società Per la Confederazione italiana. #»/Fa domanda la stampa del discorso Antonini, come quello che contiene molli dati statistici importanti. Le proposte Sineo e Buffa sono adottate. La seduta è levata alle ore 5 pomeridiane.