BARBARI E BIZANTINI I97 che l’armata veneta esordì nel luglio 1081 con una vittoria navale nelle acque di Durazzo, operando di concerto con una flottiglia greca bloccata nel porto e liberatasi con la dispersione del naviglio normanno. Il mare era assicurato ai collegati, ma sulla costa albanese ed epirota Boemondo, figlio del Guiscardo, riusciva felicemente a tener testa agli Imperiali. Occorreva pertanto al re di Puglia ripristinare il contatto con i combattenti sull’altra sponda e a tal fine fu preparata una nuova e più forte spedizione che nel 1084 approdò a Butrintò e a Valona, mentre Venezia, prevenendo l’attacco, avea fin dall’anno precedente tolto Corfù ai Normanni. Si combattè due volte fra quest:isola e la terraferma e riuscirono superiori i Veneziani; ma infine, avendo rimandato in patria le navi più leggere, data l’inclemenza della stagione, restarono sopraffatti e perdettero Corfù. Si prepararono però l’anno successivo a vendicare la disfatta; e pare che, dopo vari scontri d’esito incerto, la morte di Roberto, avvenuta il 17 luglio, segnasse la fine dell’impresa che lasciava Venezia signora dei due mari, i quali erano stati teatro della lotta. « La marina normanna (così nota il Manfroni, da cui ho ricavato queste notizie) s’era mostrata capace di compiere grandi imprese, e in quella campagna di quattro anni aveva mostrato che, se le mancava ancora un po’ di coesione fra i vari elementi di cui era composta e che avevano tra-