466 V equivalente quantità di Monda dd Comune, e la consegnerà alla Reggenza della Banca, dalla quale verrà pubblicamente distrutta coll5 intervento del Podestà, degli Assessori c di un Rappresentante governativo. 7. Sono applicabili alla Monda del Comune di Venezia tutte le disposizioni contenute nei decreti 49 settembre decorso N. 2217 e 12 ottobre p. p. IN. 5898. 8. È nullo qualunque patto con cui si stabilissero i pagamenti in monda patriottica, escludendo in tulio od in parte quella del Comune di Venezia, e viceversa. Solamente le cambiali, che sono in potere della Banca nazionale, come correspcllivo e garanlia della inonda patriottica, non potranno essere pagate che in danaro effettivo, od in moneta patriottica. 9. 1 livelli eniìteuliei, ed in generale tutti i censi portanti divisioni di proprietà, in quanto sieno infissi sopra immobili colpiti dalla presente so\reimposta, saranno, ad onta di qualunque patto in contrario, diminuiti di un decimo dell’originario loro importo a favore dei contribuenti. Però tale diminuzione avrà luogo soltanto durante la percezione della sovrimposta, e non potrà mai eccedere l'importo della medesima. 10. 11 Governo si riserva di adottare di concerto coi varii Comuni gli opportuni provvedimenti per alleggerire, mediante un equo riparto su tulle le classi dei cittadini, le imposizioni che aggravano i censiti, e di suddividere in seguito a carico degli altri Comuni, che venissero aggregati al Governo di Venezia, la sovrimposta, gettala dal presente decreto; la quale essendo destinata a sostenere le spese della guerra nazionale, verrà a suo tempo calcolata nei generali conguagli. MANIN — GRAZIACI — CAVEDAL1S. 22 Novembre. AI PRETI D’ITALIA IL CIRCOLO ITALIANO IN VENEZIA. Quando sul finire dell’andato secolo, voi, o sacerdoti di Cristo, avversaste le popolari franchigie, n’avevate ben donde, che allora libertà suonava sovversione di ogni reggimento, disprezzo di ogni legge divina ed umana, ed ateismo. Ma adesso che i popoli, conosciuto l’errore, sanno che là solo sta Vera Libertà ove risplende religione, e là solo civiltà progredisce ove dalla croce sia preceduta, non àvvi dubbio che religione e libertà congiunte non abbiano concordi a rimettere negli antichi diritti le nazioni oppresse. E voi negli attuali commovimenti coraggiosi propugnaste le libere istituzioni, e sugli invasori e tiranni feste tuonar dagli altari ispirate parole. Si, l’Italia vi deve molto; ma non per questo rista dal richiedervi ancora cooperazione zelante ad ottenere la sua indipendenza e libertà. L’Italia ha un propugnacolo in Venezia, in questa singolare città, che salvò ancora la libertà romana nelle sue lagune; sì, o preti, solamente in un Pontefice e nelle Venezie trovò Un argille alla sua ferocia il