174 L’ADRIATICO anni di poi da insuccessi navali. Infatti la sotto-missione di tutta la costa istriana e dalmata, ossia la scomparsa definitiva del ladroneccio di mare, non avvenne che più d’un secolo dopo, ed è l’opera con cui Venezia chiuse gloriosamente il sec. x ed aprì la nuova èra del Medio Evo, quella che comincia dal Mille. Ma perchè tanto ritardo ? E vero che i navigli dei Saraceni continuavano ad infestare i mari; non bisogna però dimenticare che le loro incursioni nell’Adriatico o erano cessate o divenute assai rare e poco pericolose sulla fine del ix sec. ed in tutto il successivo. Gli storici spiegano tale ritardo ricordando che Venezia, come le altre repubbliche italiane, acquistava sulla costa illirica gli schiavi e li vendeva agli infedeli e perciò doveva certo apparire poco simpatica agli interessati la politica inaugurata dal doge Orso Partecipazio nell’870, cioè di combattere le popolazioni della riva orientale, con cui essi avevano relazioni d’affari, per quanto inique e vergognose. Ma quando, come ho accennato più sopra, si comprese che l’empio traffico incoraggiava le audacie dei corsari, così Slavi come Musulmani, allora furono conchiusi nel 971 coll’impero d’Oriente, allo scopo di isolare gli Arabi, quegli accordi, che furono preludio alla grande spedizione ed alla conquista della riva orientale. Tuttavia nella prima metà del sec. x la Repubblica, se anche non ardì impegnarsi a fondo contro i pirati slavi, specialmente a danno dei narentini