307 qualunque la ragione c ¡1 moti\o, clic pone innanzi. Se il re ai Francia ebbe nome di cristianissimo, V imperatore d'Austria fu chiamato apostolico, il monarca di Spagna cattolico, e fedelissimo quello di Portogallo; titoli tutti grandi egualmente c solenni: e però a ciascun d’essi competerebbe il privilegio medesimo e un egual diritto d’ingerimenlo in Italia;, e non già alla sola Francia repubblicana, come sembra pensare il generale Cavaignac. Infine, occorrerebbe, come vedemmo, che Fintervento non calpesti in nulla il diritto de’popoli, e oltre di ciò, riesca durevolmente utile ed efficace; imperocché, senza tali due condizioni dell'utilità ed efficacia, l’intervento sarebbe vano ed ingiusto c però dannoso c riprovevole. Ora, egli è certo che l’intervento armalo degli stranieri negli siali della Chiesa non può succedere senza impedire ed offendere in alcuna guisa le pubbliche libertà e franchigie dei popoli; e d’allra parte non può riuscire durevolmente utile ed efficace. Problemi siffatti uon si risolvono con la spada, nè con qualunque alto e valore di materiale forza. E perciò tutta la parte prudente, assennata e virtuosa dei popoli ponlilicii ha pensato a sciogliere l’arduo problema per vie razionali e pacifiche, riparando alle cagioni e non agli ultimi effetti, e procacciando di sbarbicare la vera e profonda radice del male. Perciò essa fece plauso grandissimo al programma ministeriale del 5 di giugno, in cui si annunzia la lieta speranza di veder separata per sempre, e in modo sostanziale e profondo, la potestà temporale dalla spirituale, comechè ambedue riunite nella slessa augusta persona. E perchè avvi qualche azione speciale del potere monarchico, la quale il Pontefice afferma di non accordarsi colla sua patema c apostolica autorità, egli fa mestieri che quella porzione di potere sia delegala e rimessa altrui in modo pratico e conveniente, alfine che i popoli dello stalo romano non vengano ad ogni trailo avversati nel desiderio legittimo, il quale nutrono, d’ogni libertà e d’ogni progresso civile: e soprattutto non vengano mai oppugnali nel sentimento nazionale, e nella prima e fondamentale di tulle le condizioni sociali e politiche: quelli, cioè, di vivere indipendenti, signori e moderatori delle proprie toro sorti, e di potersi colle armi affrancare dal duro giogo dello straniero. Ma, tornando di presente al discorso del generale Cavaignac, egli sembra molto credibile che, dopo aver esso saputa la quiete profonda, in cui vive Koma c lo sialo fin dal dimane del giorno 16; dopo aver conosciuto la concordia mirabile, in cui si stringono ogni di più il ministero, le Camere, il Municipio, la guardia civica e ogni altra parte del popolo; dopo aver considerato come ciò mantenga in Roma c in ogni provincia un ordine veramente esemplare, e come, in seno alla libertà illimitata di pensieri, di scritti o di opere, in cui trovansi questi popoli, non vedesi Uu atto ed un cenno, non pure contrario alla fede cattolica, ma il quale oflenda e turbi in alcuna parie ogni pratica e ogni qualunque dimostratone di culto esteriore; infine, dopo avere quel generale considerato che >1 ministero, le Camere ed ogni altro corpo costituito, nulla hanno che fare con le passioni del popolo e con gli eccessi, che ne possono derivare, e come invece essi tutti manlengonsi nella legalità e nello stretto esercizio de’ loro diritti e de’ loro doveri, si sentirà costretto a mutare