no cerca una corona per questa figlia; e sino da quando veniva tre anni Oi sono in Italia a spargere i suoi tesori, molti intravcde\ano in questo giro un viaggio politico c la tendenza dell'autocrata a queste provincie per sua figlia. 1 ripetuti inviati del duca di Leuchtenberg al dittatore Cavaiguac, quelli dello czar a Radelzky, il desiderio che manifestò di intromettersi nella questione italiana, le sue proteste, lutto conduce a stabilire racemi-nato pensiero.—E noi non polressimo secondarlo? non potressiino col nostro invito rafforzare il desiderio dello czar? e un desiderio dello czai, già ora si sa che la maschera è caduta, è un comando. La formazione d’un regno dell alta Italia era dalle popolazioni Lombardo-Venete accarezzala perchè solamente per essa vedoano innalzarsi una barriera contro l’austriaco. Noi l’abbiamo sostenuta per questo con tulle le nostre forze, e la sostenessimo ancora, se fosse possibile, per le ragioni medesime che la sostenevamo in allora. Ma giacche la sua attuazione sembra ineffettuabile novellamente, giacché siamo lasciati soli nel grande cimento e si assiste impassibili alla nostra agonia, perchè non afferreremo quella tavola che in pochi giorni ci trarrebbe a salute? Noi ci uniamo dunque ad Aurelio Bianchi-Giovini, e con lui diciamo ai Lombardo-Veneti: « dacché Carlo Alberto ci abbandona »e i suoi ministri ci tradiscono, tocca a noi provvedere per la nostra » salvezza; tocca alla Consulta Lombarda e al Governo provvisorio Veneto, n il prendere una risoluzione vigorosa che ci sottragga una volta da questo » stato di agonia. Pinelli, ltevei vogliono restar torinesi, e lo siano; noi » siamo italiani, e vogliam essere italiani. » E il nostro popolo veneziano che tanto buon senso alberga, e che non si mostrò mai schiavo di alcun parlilo, chieda al Governo provvisorio nostro, come noi lo chiediamo e ripetutamente lo chiederemo, la convocazione di una nuova assemblea la quale abbia a trattare il decisivo argomento. È UNA QUESTIONE DI VITA 0 DI MORTE, È L UNICA ANCORA CHE NON SI SIA ANCORA SPEZZATA. 24 Novembre. GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA. Si prevengono i possessori delle cartelle dei prestiti fatti in ordine ai decreti 44 maggio p. p. N. 5442 e 20 giugno p. p. N. 8782, che da questa Cassa provinciale di finanza, incominciando dal giorno 28 corrente, verranno pagati alle rispettive scadenze gl’interessi sulle cartelle medesime, colle norme dell’art. 4 5 del primo dei sopraddetti decreti. MANIN — GRAZIANI — CAVEDALIS,