99 42 Novembre. (JUMBO SlFEPuOlìE BEILI CITTA’ E BEI ¡ORTI li TliEZIA ORDINE DEL GIORNO. Tulli gli Ufficiali, che si tremino in Venezia, trattenutivi da malattia 0 dalle loro particolari incombenze di servizio, vengono colla presente diffidati ad insinuarsi entro il limite di 48 ore all’Ufficio del Comando di Piazza in campo S. Stefano, per dichiarare l’attuale loro domicilio sotto comminatoria d’essere sospesi dalle loro mansioni e dal soldo annessovi. Quelli poi che, per le loro incombenze d’ufficio o per le loro fisiche indisposizioni, non potessero recarsi in persona al predetto Ufficio di 1 lazza, dovranno immancabilmente, entro il periodo prefisso, annunziarci per iscritto la loro abitazione. Il luogotenente generale comandante in capo le truppe venete GUGLIELMO PEPE. 42 Novembre. ' Il sacerdote parroco Robccco, degno che tutti i ministri del Signore ° mutassero con queste calde , evangeliche parole , raccomandava a Vigevano sul pergamo la carità per Venezia : « Oggi verrà alle vostre case a domandarvi la limosina, indovinale 1110 , ; Una mendica . una povera , che una volta era ricca e adesso !°,, 10 e P,uj chc u,ia volta era felice e adesso è nella miseria, che una olla comandava e adesso combatte per non servire, una povera una mendica illustre, più illustre di quanti illustrissimi abbiate conosciuto conoscete e conoscerete. Verrò io, verrà qualche bravo signore delia parrochia, verrà qual-ona,(ielle pietose c gentili nostre donne, evi diremo: dateci tanto tan- ni!Ue> ccnt0> ven«, dateci una lira, la metà di una lira, se non lmicie di più; insomma date quello che potete. Si I S,‘, tp*!to di soccorrere a •••• Voi volete sapere cui dovete soccorrere, irattn di soccorrere Venezia. Ah Venezia ! Abbiamo sentilo a parlare di Venezia: abbiamo visto (ji nv.v,so> niaci hanno detto che noi non c’entriamo per niente che son c,'ari buttati via, che è meglio pensare a soccorrere i nostri. uni/-.'?0 P°polof tu sei buono, sci generoso, sei grande ma il tuo t, • U1 ,!0 gran male, sai qual è? E quello di non conoscere i falli ' tuoi interessi, i tuoi diritti, i tuoi doveri. E vi ha chi è intcres- launn\rTrl1 uÌ\scosl° t,lUo> a tenerti aI •mi», all’orba di tutto: così vire ni i tC C!UC ° Che V08'I,0I1°? così abusano di te, così ti fanno serrile i; ,° . 5 C0Sltl Vigono in ¡schiavitù perpetua, c se c’è qualcuno 'noie insegnare che cosa sei, clic cosa hai diritto di essere li