295 Quindi Lutero non tardò a protestare* e la sua protesta distaccò dalla santa Sede la più gran parte della Germania. Qualche tempo dopo* l’Inghilterra stessa si separava da Roma. Poi venne il diciottesimo secolo* che col freddo acciajo dello scetticismo troncò la radice medesima del potere papale. Voltaire e gli enciclopedisti attaccarono vigorosamente tanto il pontefice della Chiesa che il principe della terra; essi dimostrarono da un iato che il dominio temporale del papa era il più male amministrato* e che i re gli erano di gran lunga superiori in fallo di miglioramenti industriali; essi provarono da un’altra parte* che i papi non erano più i direttori della coscienza umana, i continuatori dell’opera del Cristo, poiché avevano pattuito coi re, e tinte le mani nel sangue. Quando si va al fondo delle cose si vede che la protesta di Lutero e gli attacchi della filosofìa del diciottesimo secolo sono stali provvidenziali, e dovevano tornare a vantaggio dello stesso papato. Infatti* come noi lo abbiamo veduto, la posizione di un papa onest’uomo e buon cristiano è una cosa orribile; egli deve predicare la morale di Cristo come padre della cristianità, c deve adottare la pratica di Cesare come principe della terra; egli è dhiso, straziato fra due termini inconciliabili. Ebbene I bisogna dirlo ; tal è la situazione, in cui il papa attuale s’è ritrovato; e quando la rivoluzione di Roma fu sul punto di essere vittoriosa, i Romani hanno così bene capito che quella non era colpa dell" uomo, ma ch’egli era vittima di una falsa istituzione* che tulli esclamavano: « Noi colpiremo tutto quello che si trova nel Quirinale, ma noi risparmieremo il papal » Il popolo romano sentiva di rivoltarsi non contro l’uomo, ma contro l’istituzione ; egli ha comprese le angoscie di Pio IX, ed egli ha voluto porvi un termine e non fargliene portare la pena. Sì, la rivoluzione romana del 1848* deve staccare il ceppo del poter temporale* che l’inesperienza grossolana del medio evo pose al piede del padre della Cristianità; deve liberarlo da questo impaccio* che gl’ impedisce il progresso verso l’avvenire* di questo intollerabile peso, che lo trattiene nei tenebrosi abissi del passato: deve rialzare la mitra pontificale sulla testa dei vicario di Gesù, e fargli cadere di mano lo scettro fiel monarca; deve sciogliere il mostruoso amalgama dei poteri, questo prodotto dell’alchimia politica, e separare per sempre lo spirituale dal temporale* alfine di rendere a ciascheduno di essi la loro legittima e IL bera vigoria. In questo modo la rivoluzione di febbraio* che ristabilì la repubblica di Francia* deve porsi in comunicazione con la rivoluzione che recentemente scoppiava nella eterna città: in questo modo Parigi può intendersi c°u Roma. La repubblica francese del 1848 aiuti questa trasformazione salutare della istituzione papale* e concorra a risolvere uno dei più grandi Problemi dei tempi moderni: Che la repubblica sia proclamata sulle rive fiel Tevere come su quelle della Senna: Che il papato si sciolga dall’elemento regio, e che null’altro gli resti se non lo spirito cristiano : Che la eattedra di S. Pietro, libera dal peso che la tiene ancora nell’abisso delle tenebre, si slanci verso la luce, e stia alto librata sui troni : Che il pa-f pato rigenerato s’innalzi sulie ali di fuoco dello Spirito Santo* ed insegni principi della terra la verità evangelica.