2Ó0 i/ADRIATICO da Venezia, di cui seguì nel sec. xiv l’indirizzo aristocratico ; onde Ragusa si governava per mezzo d’un Rettore, ch’esercitava il potere esecutivo assistito da un Consiglio Minore; al Maggior Consiglio ed al Senato spettava il deliberare nell’interesse dello stato. Il quale, per quanto esiguo di territorio, trafficava, come del resto Ancona, con l’impero bizantino, con la Siria, l’Egitto, la Tunisia, la Berberia, la Sicilia e la Puglia; e da una deliberazione del Maggior Consiglio di Venezia nel 1327 ricaviamo che i Ragusini conducevano le pelliccerie dalla Romania (*). E Ragusa ed Ancona, le più forti concorrenti di Venezia, godettero quasi sempre privilegi speciali da parte degli imperatori greci, decisi a servirsi d’ogni mezzo pur d’osteggiare quella repubblica e di valersi perciò dei papi ed anche dei sultani. I Ragusini poi commerciavano anche per terra, avendo ottenuto privilegi dai principi serbi, bosniaci e bulgari ch’essi servivano; e questi principi permettevano loro di transitare con le merci per tutta la Balcania specialmente nel sec. xiii; lo czar dei Bulgari Giovanni Asen II (1212-12-41) li chiamava infatti suoi ben amati e fedelissimi ospiti; il re d’Ungheria, sotto la cui sovranità passarono nel 1358, li favoriva ed i Turchi medesimi poi (l) ... Pelaminis, quod de Romania Ragusei conducebant. Così in Monumenta spec. hist. Slav. merid.