81 attaeeaie, accasate pure, signori procuratori imperiali; il giurì non soddisfarà le vostre brame, e mi pare già d’udire il pubblico applaudire ai primi decreti d’assoluzione per leso Lloyd , leso Magistrato , leso Salili leso Radetzky con tutti gli altri bombardatola ; corporazioni tutte ed individui questi, che non sono dichiarati inviolabili dalla Costituzione. » 9 Novembre. PARLAMENTO PIEMONTESE. Per l’importanza dell’argomento, come per i’eiFello ch’egli produsse c per la giustizia che rende a Venezia, crediamo nostro debito riferire il discorso detto dal Brojjferio in una sessione della Camera dei deputati precedente a quella, in cui l’assemblea diede causa vinta al ministero, e nella quale Brofferio stesso perorò pel ricominciamento della guerra. * Signori, allorché in gravissime contingenze componevasi il novello ministero, io vedeva addensarsi sopra di lui un torbido orizzonte. Avvinto ad alcuni ministri per civili consuetudini, estimatore imparziale delle sociali virtù di tutti, io era tuttavolta diviso da essi nel concetto politico a immenso intervallo. E se in qualche special caso cadeva il mio suffragio nell urna accanto al loro suffragio, ciò avveniva per legge di approssimazione dei due estremi lati di una Jinea nella formazione di un circolo. Consapevole per dolorosa esperienza della strana giustizia che rifulge fi'olla nei clamori della moltitudine, e temente di lasciarmi trarre a pre-‘ natta opinione, io mi stetti sospeso ne'miei giudizii, e osservai e •"icqui. Con piacere ebbi a scorgere qualche alto amministrativo in ordine «i e linanze, all’industria, all’agricoltura, al commercio, alla giustizia: ma quando da qualche provvedimento, che poco o mollo vestiva carattere politico, ebbi a ravvisare come il concetto del ministero non rispondesse <1 sentimento italiano, allora mi convinsi che se il ministero pel desiderio ¡7 .“e non era ad alcuno secondo, egli non era certamente primo nel-tiningo delle nazionali speranze. [Approvazione.) Spuntò il giorno della convocazione delle Camere; ed allorché io sen-ua *1 s'g- ministro dell’interno dichiarare a questa tribuna che il governo «■viebbe francamente espresse le sue intenzioni, e interrogato avrebbe leal-menie il voto della Camera, io mi slava un’altra volta sperando che si sarò >be sollevato all’altezza dei tempi : e oggi ancora, quando io entrava questo recinto, mi stava incerto se avrei sostenuto o combattuto i mi-n.'s c,[li'li divisamente Ora le incertezze sono svanite: ora sappiam tutti ‘"» che vuole il governo; e il voler suo, non esito a dichiararlo, non è '°Jere del popolo, non è il volere della nazione, che -, C®r e come altri pretendesse che intimasse ad ogni costo di f Passo a,,° cose presenti, passo alla questione che ferve in cuore utl1’ e da cui dipendono i fatti d’Italia non solo, ma di tutta Europa. Anche nei primi giorni del ministero vi era chi gridava: guerra» Vi T. V. 6