1/’ADRIATICO ripreso i disegni del Guiscardo e di nuovo assalito per mare e per terrra l’impero bizantino, sia perchè, in sèguito al matrimonio di Costanza con Enrico, primogenito del Barbarossa, il regno normanno stava per essere riunito all’impero occidentale. Ea dominazione sveva nellTtalia meridionale ed in Sicilia apportava infatti un profondo turbamento di quell’equilibrio adriatico-mediterraneo, che Venezia con tanti sforzi avea saputo conservare, e ne veniva grave pericolo alla Repubblica ed a Bisanzio ad un tempo, tanto più che Federico sognava una spedizione contro l’impero greco. Venezia seguì con attenzione le vicende, che segnarono l’avvento della Casa sveva nel regno normanno, e notò la partecipazione in favore di Enrico VI delle due repubbliche rivali di lei, Genova e Pisa. Ma i timori, non senza fondamento concepiti, andarono a poco a poco svanendo, quando cominciò ad apparire che, con la fine della dinastia normanna, la potenza marinara del Mezzodì d’Italia s’andava affievolendo. Allora « la marina da guerra e commerciale ebbero un grave colpo, dal quale non si rialzarono se non molto più tardi. I Tedeschi, impadronitisi del potere, mostrarono di non comprendere l’importanza del dominio navale, trascurarono le costruzioni, lasciarono cadere in abbandono i commerci, quantunque i grandi piani di conquista, che si attribuiscono all’imperatore