13 senza villo per un'ultima menzogna reale; interrogale liilloqiit.slo cu mulo di miserie e ili dolori gettato sul popolo lombardo dall Gomo., voi c’invitate a servire .... udito le imprecazioni c le maledizioni, con cui si accoglie quel nome fatale, e poi, se vi basta 1 animo, continuate l’opera vostra. E il presente, o fratelli, non vi dice nulla/ Noi. convince egli lo spettacolo quotidiano di laide incerici», di tante' oscilla,.ioni, di sì pertinace ¡.iasione, .li tanti provvedimeli . o imi „ inefficaci o stolti?.... Si fa infine qualche cosa d. realmente efficace ad assicurare i popoli, a riformare l’esercito, a creare risorse un'urna, proteggere le libere istituzioni, a procurarsi alleati ed amici, a "alzaie gli .Sriti, a ridonare ai soldati la fiducia che non ebbero e clic non a-vranno mai nei loro capi? - In fine le truppe che voi vedete correre qua e là, gli eserciti che leggete nei giornali ufficiali son dessi cosi morosi, così morali, così disciplinali, così bene organizzati, cosi bene comandati da vincere l’austriaco, che minore di numero li batteva e li fugava pel corso di 80 miglia? - Triste e dolorosa condizione e a nostra: il cuor nostro geme e fa sangue nel dover mettere a nudo lo piaghe del paese — ma sarebbe delitto il nasconderle e lasciarvi nell inganno: sarebbe delitto il tacerle mentre si sta organizzando il latto che deve succhiare il sangue della nuova rivoluzione!!.... Vi disingannino adunque le tristizie presenti — non vi illudano e reali menzogne — osservale bene la strada che battete e v accorgerete che è la medesima che già batteste e che ci condusse fin qui — osservate bene il presente e v’accorgerete clic è l’edizione del passalo. Del resto noi, come voi, vogliamo l’indipendenza: ma le lezioni de passato e del presente ci hanno convinto, clic non e con Carlo Alberto clic dessa si può ottenere. - Quel re, che per 16 anni fu il giuoco dei Gesuiti c di tutti i partiti retrogradi, che per 16 anni tenne il suo popolo tra le ritorte d’ima codarda servitù, soffocando ogni libertà di pensiero, di coscienza, di parola, d’azione — quindi, temente del progresso, che gli minava il trono, per salvarlo concedeva e ritirava liberta quindi sforzato da un popolo generoso ad alzare il grido di guerra, a discendere in campo, vi sfoggiò tanto lusso d incapacità,......... d’ignoranza,.....................- P"G fra le imprecazioni dei popoli venduti fra le maledizioni d’un paese abbandonato, fra le lacrime delle vittime,5 fra il sangue dei martiri, alla luce degli incendii accompagnato dai sospetti più tremendi e dai rimproveri di tutta Europa, ritorna imprudentemente al suo trono a rifare il passato — e, non ostante le grida e le preghiere di tutti i buoni, conserva ai suoi fianchi ed alla direzione delle cose pubbliche gli uomini rei del più iniquo dei tradimenti, invisi al paese, maledetti dai popoli .... questo re eternamente raggirato dalla camarilla, che alla vigilia della guerra mette alla presidenza del consiglio il generai Pcrrone, affida a Bava il comando dell armata — conserva Olivieri - rispetta Salasco — devia un corpo di truppe per mandarle a soffocare la libertà in Toscana — accetta Griffim — ricusa Antonini — questo re, ripetiamo, che non può volere o che non sa volere l’indipendenza vera d’Italia .... questo re, a capo delle generose armale piemontesi e lombarde, ci spaventa.