57 stre chiose, dei nostri altari, della nostra religione. Sono cose sante. Non le vuoi tu, o Francia? Non le vuoi tu, o Inghiterra? Non le vuoi tu, o Germania? E perchè si dovranno togliere a noi? « Ma che cosa vuol l'Austria? In due mesi eli’ha compendiate tutte le iniquità delle peggiori tirannidi: saccheggio organizzato, incendii, stupri, rapine, uccisioni, profanazioni, nulla di pravo, nulla di detestabile !u da lei pretermesso: e non abbiam noi il diritto di respingere queste orde brutali di ladroni? « E gridate ai popoli del Lombardo-Veneto : Su, popoli, all’armi, su tutti a vendicare le ingiurie; dall’Adda all’Jsonzo, levatevi a stormo’ sonate le campane, pigliate gli schioppi, e, se non avete schioppi, pigliate pistole, sciabole, coltelli, spiedi, picche, lorconi, vanghe, badili, zappe, laici, scuri, bastoni ferrati, pigliate pietre, fatene frombole, assalite, percuotete, schiacciate la testa, scpiarciate il ventre a cotesta infame genia che ha violate le vostre mogli, ha stuprate le vostre figlie, ha assassinato i vostri vecchi, si è ingozzato i vostri beni, e non è ancora satolla. Ma Dio punisce l’Austria e la vuole distrutta, e noi siamo chiamali a compiere la divina vendetta. » Torino 50 ottobre. Importante fu la sessione della Camera dei deputati piemontesi del 29 ottobre. Eccone il sunto : Valerio: La Camera ha udito il sunto di una petizione degli esuli lombardi al Parlamento, che chiama a sè tutta la nostra attenzione. Quello che fu predetto a questa bigoncia è avvenuto. La Valtellina è in insurrezione; lettera di Chiavenna e dei dintorni annunziano che il cannone tuona e che la gravissima lotta è cominciata. Ora potremo noi, potrà 1 esercito piemontese, potrà la nazione ¿tare senza fremito, assistere inerte al macello dei nostri fratelli lombardi? Il ministero dichiarava, che quando il momento fosse opportuno, avrebbe ricominciata la guerra. Le notizie giunte questa mattina da Vienna narrano che ora più che mai è grave il dissenso tra F imperatore c la generosa città di Vienna: un proclama dell’imperatore minaccia l’estremo esterminio ai Viennesi, se essi non aprissero le porte della città senza patti; all’incontro un proclama dei Viennesi dichiara eh’essi manterranno fermo il loro buon diritto e si preparano alla più gagliarda difesa. Ora, se questa non è opportunità, io non so più quale significato abbia questo vocabolo. Il ministero si scuota e dica una parola, la quale ci assicuri che i poveri nostri fratelli non saranno abbandonati, indifesa preda, nelle mani delle orde croate. (Profondo silenzio.) Tinelli, ministro degl’ interni: Non sono che notizie private quelle di cui fa cenno il deputalo Valerio. L’insurrezione di Valtellina pare certissima: ma non ne conosciamo la gravità. 11 ministero ripete che esso sceglierà l’opportunità, cd osserva che le notizie di Vienna, appunto perchè sono molto gravi, ci tanno conoscere che qualche giorno di ritardo non porterà danno alla causa dell’ indipendenza italiana. Buffa: » Abbiamo lettere di Brescia che narrano di un movimento » di truppe con artiglieria verso le vallate bergamasche: questa notizia ac- »