00 40 Novembre. » INSURREZIONE NAZIONALE IN VALTELLINA, GIÙNTA centrale. La misura è colma. L’ ora è sonata. In nome di Dio e del popolo, su, Lombardi! Sorgete e vincete! Sorgete contro T oppressore) contro il depauperatorc della contrada che Dio lece vostra e die un re straniero, maledetto) minaccialo nel prò--prio paese, pretende sua, Sorgete contro un potere carico di delitti e di sangue, condannato da Dio e dagli uomini) logorato dalle divisioni, presago della propria dislalia, dispreizalo da tutta Europa, e che pur s’ostina ad accamparsi e dettar leggi nelle vostre città ! Sorgete per la vostra libertà, per la dignità dell’anima vostra immortale, per le vostre chiese profanate, pei vostri fratelli fucilali, per le vostre donne battute, pei vostri tigli cacciali a ramingar nell’ esilio, per le vostre sostanze usurpate, rubate; per la memoria di centinaia, di migliaia di martiri; pei vostri diritti violati ad ogni ora, per la santa vostra bandiera, per 1’ onore del nome italiano, per la patria, per la nazione! L’insurrezione cominciata si diffonda colla rapidità del pensiero, del desiderio per tanti anni nudrito! La bandiera tricolore, innalzata tra l’Alpi, nelle terre di Como ed altrove, sventoli sopra ogni vetta, finché da un punto all’altro d’Italia annunzii la vostra vittoria c la fratellanza onnipotente dei ventiquattro milioni, che formano la grande famiglia italiana ! Di città in città, di borgo in borgo, di villaggio in villaggio, il grido religioso di Dio c il popolo! Guerra all’ Austria! Fiva VItalia una e li* bera! porti consolazioni e coraggio ai buoni che soffrono, sentenza di morte ai malvagi che opprimono, annunzio all’Europa che la Lombardia! c risorta per non cadere più mai, che l’Italia vuole essere e che sarà! La campana a stormo suoni continua il tocco dell* agonia ni barbari in ogni paese occupato o non occupato dal nemico, sicché da per tutti# si sappia clie il popolo è in armi. I parrochi provvedano. Ài ministri del Dio del Riscatto appartiene essere primi nell’opera di liberazione. Ogni altura abbia il suo luoco, che dica alla popolazione della vallala vicina; Qui pure sium desti c pronti a combattere. Due' fuochi an-» mmznio il combattimento; tre, la vittoria. Dividete il nemico, per distruggerlo più facilmente. Impedite il coliceli rainenlo dei corpi staccali. Nei luoghi ove soggiorna un distaccamento’ '/u-0’ ,'malilcl° 1)CF *e v*e) n°dc piazze, tra le barricate, dalle case,- A1n.*„ ,c con ,l,D armi, dal lucile al coltello, dai sassi all*acqua bollente. J-i» . ° CFmla(J°j all operft), tagliate i ponti, le strade: abbat- nemiro eV ri’ "speditegli, lategli impossibile la ritirata. Dovunque uri „ vi in ,nn"|0S r l’ ?°P letel°' siepe covi un’imboscala, ogni alloggio covi la morte per lui. 5 ° DO A si salvi 1» 'ila. Ilo solo sparo da escluda il perdono. v parte sua