Ì35 Ora che 1* Italia desidera di nuovo la guerra, vogliamo pubblicare un documento, clic siam pronti a far vedere nella sua autenticità a chiunque ce ne richiedesse, col «piale ò evidentemente dimostralo come il nostro governo segreto, che era attivissimo, si adoperava ad estinguere ne* primordii deila guerra italiana quell’ entusiasmo patrio, che si svegliò così potentemente nello stato pontificio, e che, non ostante queste mene infernali, condusse meglio di venticinque mila uomini alla guerra del Veneto. In questo documento si vedrà come quella nera camarilla abusasse del nome di quell’ integerrimo e liberalissimo Uccelli, che allora sedeva ministro dell’interno, per dare autorità alle loro diaboliche trame. Intanto questo signor prelato, che inventava per suo appoggio la circolare del Uccelli, di cui peraltro non sa citare il numero, ancora regge le sorti d’ una delegazione, in premio forse di essersi prestalo così bene all’opera della camarilla. Da chi egli ricevè questa circolare; non certo dal Rocchi, da cui dipendeva; dunque dal governo segreto, cui un monsignore leale e devoto al ministero stabilito dal Papa stesso, non doveva obbedire. Ecco il documento : Delegazione apostolica di Civitavecchia Direzione di polizia. Titolo 5, N. 567. CIRCOLARE. Illustrissimo sIgroueI. Il ministero dell’ interno, sul riflesso die anche in queste parti potrebbe abbisognarsi di personale per guardarci dalle possibili eventualità, lia interessato insinuare a V. S. Illustriss. che per gl’ individui, che aveano in animo di partire come volontarii, ella procuri, giovandosi anco della coopcrazione delle più influenti persone del paesedi persuaderli a rimanere. Quando le fosse poi impossibile di trattenerli, qualora abbiano fucili, munizioni, cappotti ed armi, e sieno muniti di loglio di via di V. S. Illustriss., a termini della nota Circolare del lodato ministero, permeila pur loro di partire per raggiungere il generale Ferrari. In tale intelligenza sono con ¡stima Di V. S. Illustriss. li 31 marzo -1848. Dcvoliss. Servitore M. BUCCIOSANTI, delegalo apostolico, Bologna 14 novembre. Lode al cielo, la fiducia dei buoni rinasce! Pochi istanti può dirsi, valsero a tanto. — Toccammo già dello stato di dolorosa angustia, in cho una masnada d’iniqui teneva la intera nostra città. —• Le savie, energiche ed improvvise misure dei governanti, come frenarono le colpe nelle duese re ora trascorse, cosi, per continuata vigilanza e per vigorose disposizioni, varranno ad impedirne la rinnovazione aiutate in bella gara dal concorso della guardia civica, dei bravi carabinieri, e di ogni altra milizia qui stanziata. — L’impensato disarmo dei proletnrii, operato la scorsa notte con tanta quiete, in mezzo ad imponente mostra di forze militari,