404 Nè può non dirsi io stesso della fissazione dei contingenti d armi e denari. Come fissarli, se prima non sappiasi quali e quanti sono i Collegati, e a quali cimenti possa trovarsi la Lega, e quali amicizie od inimicizie possa sperare o temere? Si tace di Napoli. Ma Napoli è si gran parte dell’Italia, che il tacerne è vano. I patti della Lega necessariamente son altri, secondo che Napoli ne fa o no parte, o secondo che, non facendone parte, le è amico, nemico o neutrale. Chiaro è che utile sarebbe al Piemonte potersi dir Capitano di due 0 tre eserciti aggiunti al suo. Nelle trattative eh’ci procurava, capitolando a Milano, e accettando poscia la mediazione straniera, men dillicile gli riuscirebbe forse ottenere alcuna parte dei vasti territorii, eli ei desiderava. E l’Italia in mezzo alla sciagura, ove l’han tratta gli errori c le follie di tanti, proverebbe, vero è, alcun conforto, nel vedere il regno piemontese alcun poco ingrandito. Pure, ove si pensi all’Italia più che ad altro, più sano c sincero e patriottico consiglio sarebbe stringere prima saldamente la Lega, c lasciar intanto agli Stati collegandi agio di riformar solidalmente gli eserciti. Ma le leve in massa, ma l’impeto supplente al sapere e alla disciplina .... parolone che non fanno spavento a nessuno, e non alimentano certo le speranze di chi riflette. E perchè dunque il Piemonte, che al pensiero della salute d’Italia aggiungeva pur quello, non meno animoso, della propria grandezza, non vide 100 mila volontarii rannodarsi al suo esercito regolare? II governo Piemontese sa quel che valgon contro le truppe stanziali le truppe collettizie, sa che il valore non basta a vincere le guerre, e sa che, ove pur volesse tirare la spada dalla vagina a chiamare Italia alle armi, dritto dell’ Italia sarebbe voler sapere come la guerra sarebbe governata e da chi. Ma il Governo Piemontese è savio ; ci pensa alla pace, desidera la pace, negozia la pace. E a chi potesse dubitare della sincerità di questo suo desiderio, additerebbe in prova Venezia non difesa dai Piemontesi. Noi non sappiamo, nè abbiamo curiosità di sapere, che cosa esso speri e tema di questi suoi negoziati, nè quali sieno le istruzioni palesi e segrete dei suoi negoziatori, nè quali le condizioni, alle quali è alla fin fine preparato a terminar la questione. Pur vero è che sarebbe cosa troppo singolare stringere una Lega al segno di promettere contingenti fissi di soldati, e di denari, durante una negoziazione intorno ai destini italiani, della quale un solo dei collegati conosce i misteri, e consiglia i principali negoziatori italiani, vogliamo dire i Piemontesi. 11 governo Sardo sente tanto avanti in politica e in cortesia clic al certo non riconosce esser necessario e conveniente, ove vogliasi stipulare il patto capitale di qualsiasi lega politica, cioè a dire l’obbligo dei contingenti, di dir prima ai collegati: Ecco a che ne sono; ecco le mie istruzioni; ecco 1 limiti nei quali ho stimato doversi rinchiudere gli arbitrii dei negoziatori e dei mediatori; ditemi il parer vostro, accordiamoci in un ¡stesso giudizio, ed allora, o daremo ai negoziatori comuni istruzioni e poteri comuni, o daremo ai negoziatori particolari di cadami stalo collegato istruzioni conformi.