. . L. 34,996:11 302 depositi di privati . 4,-187,845:73 Totalità eguale all’entrate L. 4,502,810:26 15 Dicembre. Indirizzo del Circolo Italiano di Venezia ai Commissarii inglese e francese per la mediazione sulle cose d’Italia. Signori, Alle parole che vi ha dirette il 50 novembre la Associazione nazionale italiana, rappresentata in Isvizzera da emigrali molli illustri, soife-reuti, pienamente aderisce il Circolo Italiano in Venezia, iedele ed abituale interprete di un popolo, il quale da più mesi combatte per la indipendenza e la libertà dell’ Italia, ed alimenta con sacrilicii quotidiani la speranza della vittoria e della unità nazionale. Sebbene da più che cento giorni siasi parlato della spontanea mediazione interposta dalla Francia e dall’Inghilterra tra i popoli italiani e l’Austria, noi Italiani di Venezia non avemmo mai a sentirne gli effetti, perchè dalle terre vicine ci giunge frequente gemito di fratelli oppressi e torturati nelle più crudeli maniere, e perchè la città nostra campeggiata, bloccata, assediata, fu sempre cd è tuttavia in istalo di guerra. Ora si dice che le conferenze vostre per un amichevole componimento abbiano a tenersi in Brussellesi e questa voce ci giunge quasi contemporanea alle millanterie del governo austriaco, il quale ci considera tuttora cosa di sua spettanza, e ci minaccia un nuovo genere di nazionalità congiunta organicamente all’ impero. Crediamo perciò ardua in sommo grado 1’ opera vostra, e poco probabile un fine fortunato ai vostri benevoli uflìcii. Affinché per altro abbiate una prova novella che il pensiero politico di tutti i buoni Italiani è uno solo, e che le espressioni a voi giunte sono non già di pochi, ma della nazione, noi popolo di Venezia vi ripetiamo le medesime frasi, cioè che le intenzioni nostre e dei nostri fratelli sommano a queste : guerra all’ Austriaj e sovranità nazionale ; e che sarebbe incompatibile non meno che ingiusto qualunque atto, il quale non consacrasse due condizioni: emancipazione assoluta dallo straniero, e libera manifestazione della volontà nazionale legalmente verificata. Cittadini onorati di patria gloriosa, delegali di nazioni potenti, voi comprenderete facilmente, o signori, come sarebbe cosa iniqua ed inutile attraversare gli sforzi generosi d’un popolo, che giurò di acquistare coi suoi sacrificii e col suo sangue il diritto di essere una nazione, quale la natura e Dio hanno destinato che sia. Gradite, signori, i nostri distinti saluti. Seguono le firme del Comitato Direttore.