277 spedilo nella sua via, non sia abbastanza decisa per dare a questo ministero la sicurezza d’azione, che se gli richiede. » Noi abbiamo bisogno di unirci, e se alcuni sospetti, anche ingiustamente concepiti, come li sentiamo nella nostra coscienza, possono essere d’ostacolo a codesta unione di volontà e di forze, è nostro debito di adoperarci a togliere il malagurato dissidio. » In questo pensiero, il ministero unanime prese la risoluzione di rassegnare nelle mani del re il potere, che gli era stato affidato. » Ritirandoci, noi facciamo appello al patriottismo di tutti coloro, che siedono in questa Camera, onde, dimenticate le dissolutezze di opinioni, in una sola idea ci uniamo per dare azione viva, sicura ed energica a quel governo che verrà chiamato dal re a reggere lo Stalo, onde si possa riuscire alla meta suprema, che sta nei desiderii di tutti, liberando l’Italia dallo straniero, e costituendo un regno potente, a perpetua garantia della libertà e della indipendenza acquistate. « 40 Dicembre. Atto di abdicazione di S. IVI. Ferdinando I, letto nella sessione del Parlamento costituzionale di sabato 2 dicembre 1848: Noi Ferdinando /, per la grazia di Dio imperatore d' Austria ; re d'Ungheria e Boemia, quinto di questo nome ; re della Lombardia e Venezia, Dalmazia, Croazia, Slavonia, Gallizia, Lodomiria ed lllirio; re di Gerusalemme, ec. ; arciduca d’Austria j granduca di Toscana ; duca di Lorena, di Salisburgo, Stiria, Corintia, Carniola; gran-principe di Transilvania ; margravio di Moravia; duca della Slesia, superiore ed inferiore, di Modena, l'arma. Piacenza e Guastalla, di Ausvitz e Zaior, di Teschen, del Friuli, llagnsi e Zara ; conte principesco d'Absburgo, del Tiralo, di Kyburgo, Gorizia e Gradisca; principe di Trento e Bressanone ; margravio della Lusazia superiore ed inferiore e dell' Istria ; conte di Hohenembs, Feldkirch, Bregenz, Sonnenbcrg, ec.; signore di Trieste, di Catturo e della Marca Venda. Quando, dopo la morte del genitore nostro, il defunto imperatore Francesco I, salimmo sul trono per successione ereditaria legale, penetrati della santità e della gravità dei nostri doveri, supplicamo anzi tutto Iddio a volerci impartire la sua assistenza. Fu massima fondamentale del nostro governo quello di proteggere il diritto; scopo suo quello promuovere la felicità dei popoli dell’Austria. L’ amore e la riconoscenza dei nostri popoli furono abbondante ricompensa alle fatiche ed alle cure del governo, e negli stessi giorni più cecenli, allorché era riuscito a mene criminose di turbare in una parte dei nostri regni l’ordine legale c di accendere la guerra civile, l’immensa maggioranza dei nostri popoli perseverò nella fedeltà dovuta al monarca. * l)a tutte le parli dell’ impero ci pervennero delle testimonianze, le