EGEMONIA DI VENEZIA 273 tato è concluso coi Catalani. Così gli statuti del mate del 1397 parlano ripetutamente di viaggi in Romania ed a Costantinopoli, determinandone il tempo; ed impongono ai mercanti che vanno a Costantinopoli di pagare una tassa pel mantenimento della chiesa di santo Stefano, evidentemente fondata dagli Anconitani; fra le merci che si prevedono danneggiate in caso d’avaria e che pertanto dovevano essere quelle che di solito si caricavano sulle navi, troviamo menzionate non solo vettovaglie, ma altresì droghe orientali, panni, stoffe, metalli vili e preziosi, gemme» (*). Pertanto una nuova potenza economica italiana era sorta nel sec. xiv a fare la concorrenza sul mare ai maggiori enti commerciali della Penisola. Disfatta alla Meloria, Pisa va lentamente scomparendo dal novero delle repubbliche marinare ed a lei subentra, rigogliosa di energie ed economicamente preparata, la città di Firenze. l,a quale, prima ancora di possedere un porto proprio ed una galea, avea sparso dovunque, anche in Oriente, i propri banchieri e mercanti. L,a repubblica fiorentina mise in mare la sua prima flotta nel 1358 ; ma solo dopo lunghe contese con Pisa, che durarono tutto il sec. xiv, quando cioè riuscì a sottomettere la rivale (1406), (1) Bonous, op. di. — I/A. dichiara d’avere tratto le notizie dal seguente lavoro: Ciavarini, Statuti anconetani del mare, del terzenale e della dogana e patti con diverse nazioni. Ancona, 1896. 18. — G. Cassi