il maggiore Rossaroll, i capitani dello stato maggioro Sirtori, Coscnz e Callabene, mostrarono sommo valore. Il colonnello Morandi scgnalavasi per calma ed intelligenza. 11 colonnello Noaro mostrossi in tutto degno comandante nel suo valoroso battaglione. Il colonnello Bignami ed il maggiore Zanetti, precedevano sempre i disciplinati ed imperterriti Bolognesi. Il colonnello Zambeccari rimase sempre alla testa della colonna. Il maggiore Montccchi tene vasi in mezzo al tuoco a fianco del colonnello Bignami. Artiglieria. II capitano d artiglieria Boldoni, bravo ed intelligente, dava 1 esempio puntando i suoi pezzi. I sergenti Miscrvitz e Domboski rimasero uccisi. Fu colpito questi al cuore, caricando il cannone, e coll’ultima parola ordinava i! fuoco. Wagne, Damontel, Ferrara, Bellini, Gallato, Rigo, Oranzi, Ceraso, tutti cannonieri intrepidi. II tenente Yanotti Augusto merita pel zelo e la bravura di cui lece prova, una singolare distinzione. lì a l taglione Lombardo. Gli uffizioli Lombardi dovrebbero essere nominati uno ad uno, essendo impossibile distinguere fra essi il più bravo, perchè tulli bravissimi. Il sergente Bianchi tolse un cannone al nemico, mentre faceva fuoco. Origi sergente (forilo), fu il primo a dar la scalata alla casa Bianchini. Cunigo segui il sergente Grigi alla scalata della delta casa. Torretta, sergente, nel dar l’assalto alla casa fu ferito. Cardosio e Ferrari (sottufficiali) furono anche tra bravi clic assaltarono la detta casa. Ghezzi e Agostoni (soltoajutanli), Moia c Malocchi (caporali), si distinsero per immenso coraggio. Salterio, De Vincenti, Bigati e Speciali, f due ultimi si distinsero straordinariamente, giacché, se non lossero rimasti feriti sotto la mitraglia j avremmo in nostro potere la bandiera nemica. Arbasini Giovanni e Gattoni Giuseppe mostrarono nel prendere il cannone insieme al sergente Bianchi sommo coraggio. 11 sergente d’onore Antonio Gonzaga d’oltre sessantanni emulò nel coraggio e nell’ardore i più giovani e arditi bersaglieri. Legione Bolognese. Due ufficiali bolognesi, di cui s’ignorano i nomi, sempre uniti alla colonna di vanguardia, sostennero gli scontri con coraggio, ed uno di essi si distinse all’assalto della casa Bianchini. Un comune bolognese, di cui s’ignora il nome, correndo innanzi la colonna di vanguardia, fece tre prigionieri. Gomerelii, sergente maggiore, e Paggi, sergente foriere, uccisero A Croati e ne fecero prigionieri 5. Mercuri Carlo e S. Marchi Leonardo furono sempre tra’primi incontro al nemico.