4 Gennaio. 405 AI GIOVANI DELLA VENEZIA. La divisa dell’Austria è l’inganno. Uno scritto menzognero circola ira voi per farvi credere che Venezia non accetta più i giovani che riparano in quest’arca di salvamento. PRATELLI! quell’avviso è ialso! Venezia, come madre amorosa, stende le braccia a voi tutti e caldamente v’invita in nome d’Jtalia a schierarvi sotto la sua santa bandiera, e freme al pensiero che uno solo de’suoi figli torni sotto quell’infame vessillo. L’Austria imperiosamente vi chiede 20,000 dei vostri fratelli dei vostri figli per completare le file di que’generosi che le disertarono’onde farsi baluardo alla contesa libertà della patria! FRATELLI! ignorate forse quale destino v’aspetta? Volete voi farvi stromenti vili della tirannide, c marciare contro i nostri fratelli Ungheresi o rendervi carnefici della vostra patria, segno all’esecrazione universale? FRATELLI! accorrete sotto il \essillo d’Italia che glorioso s’innalza dalle torri di S. Marco. Noi questo lo pianteremo sulla cima dell’Alpi. Lià i nostri fratelli Ungheresi si battono da croi, Milano e Lombardia tutta freme, il Leone si scuote e fra poco manderà un secondo ruggito rigeneratore. Leoni saranno i suoi figli; a loro vuoile c l'Italia lia salva! Maledizione e morte ai rei deputati cd a coloro clic turpemente consegnano i figli di questa terra all’abbrutito Austriaco. Infamia e morte a que’ministri di Dio che si l'anno ministri di Satana o dell’Austria ! L’Angelo sterminatore segnava di morte i primogeniti d’Egitto, e fa patria ha già registrali i nomi de’suoi figli parricidi e traditori. FRATELLI, a Venezia, a Venezia unitc\i per la grande giornata a fuei valorosi che hanno giurato la cacciata dei barbari. Già l'alba tremenda s’appressa e di qui risorgerà lo splendido sole dell’ Indipendenza d’Italia. S Gennaio. NOI JACOPO MONI CO CARDINALE PRETE DELLA SANTA ROMANA CHIESA Oe/ titolo dei SS. MM. iSereo ed Achilleo, per Divina Miseri-cordia, Patriarca di Venezia, Primate della Dalmazia, Metropolita delle provincie Venete, Abbate Commendatario perpetuo di S. Cipriano di Murano, ec. ec. ec. Al venerabile Clero e dilettissimo Popolo della Città e Diocesi salute e benedizione. Due gran Cittadini una volta di Venezia, ed ora del Cielo, il Patriarca S. Lorenzo Giustiniani, cd il Doge S. Pietro Orseolo, ci chiamano