270 levi alle natie regioni; e terminale le stragi per non terminare in breve come meritate nelle stragi voi stessi coll’obbrobrio, colla esecrazione, colla maledizione più tremenda e per sempre. Militi nostri, tutori più prossimi della nazionalità Italiana, avete tra di voi e coi cittadini stretto il patto solenne della nostra liberazione dallo straniero sacrilego, lo avete raffermalo da prodi con indicibili sacrilicii e col sangue. Perseverate; Iddio premierà la costanza. Ed a voi generosi Lombardi, a voi diletti Pontilicii, a voi soldati magnanimi tutti di ogni paese, di ogni arma, siccome vi attende il più splendido trionfo, così rassicurata vi è la universale ammirazione colla più festosa riconoscenza. Viva V Italia unita! VINCENZO TERGOLINA. 9 Dicembre. GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA. DIPARTIMENTO DELLA GUERRA Decreto. 1. Una Legione, detta dei Cacciatori delle Alpi, viene formata dei militi e cittadini del Cadore, Bellunese, Feltrino e dei Sette Comuni, che si presentano per tal uopo in Venezia. 2. Viene in tutto parificata alle altre Legioni regolari d’infanteria veneta. 3. Un primo drappello è immediatamente riunito nella caserma del Sepolcro sotto gli ordini del Tenente Vecellio Osvaldo e del Tenente Peruchi Taddeo i quali dipenderanno dal Comandante sig. Maggiore Giapponi, finché altre compagnie saranno a numero per formare un separato battaglione. 4. I Colonnelli direttori della i. e 2. Divisione del Dipartimento della guerra sono incaricati della esecuzione di questo decreto. G. B. CAVEDALIS.