Né si liinicnlichi che jc Isole Britanniche serbano antica affezione per 1 antica alleata, la monarchia (ti Austria; e tanto più l’amano in quanto meno la temono pel suo non remoto e già cominciato disfacimento* Non è invece senza gelosia clic quella nazione previdente e calcolatrice vedrebbe sorgere una nuova e grande potenza continentale che si distenda in mezzo a due mari* Ricordiamoci anche» o fratelli, che i trattati del 4815 uscirono soprattutto dalla fucina inglese» ed i padri di coloro clic reggono ora la somma delle cose» battevan l’incudine! Ed una nazione che strangola da alcuni secoli la nazionalità irlandese al mettere de’primi vagiti» con qual senno si farebbe essa campione sul continente delle nazionalità conculcate! Nè io vi toccherò de’fatti delia sua politica esterna che vengono a conferma del mio proposito, dopo le eloquenti parole che pronunziava sopra di ciò dalla tribuna della camera dei deputati il Demostene della nostra Assemblea. Soltanto passerò alla Francia* Da gloriosa rivoluzione del luglio cadeva anche essa ne’lacci dell’ano lica diplomazia, e ve la traeva Fex-mitrato d’Aulun, il Nestore dei diplomatici, con quel suo Testamento politico della quadrupla alleanza. E col-1 alleanza inglese veniva dal Tamigi sopra la Senna anche il calcolo inglese» e l’adorazione del Tilello d’oro. Le sanguinose virtù della convenzione, i tasti prepotenti» ma pure gloriosi, dell’impero» e persino le pagine illustri della Ristorazione, perchè» diciamolo pure a \ergogna de’governi che scaturirono da due rivoluzioni, la Ristorazione ebbe pure delle pagine gloriose, e basti accennare la spedizione della Grecia e la presa d’Algeri; tutte quelle generose reminiscenze sparivano innanzi a quell’altare dell’Idolo d’oro* E sapete voi quale fu l’arma dell’ultimo re de’Francesi contro la guerra che movevano i varii partiti? Le strade di ferro e la Borsa; Ed ora sapete voi qual è l’arma che il soldato dittatore oppone alle voci che domandano l’inevitabile guèrra delle nazionalità? La minaccia della bancarotta dello Stalo ed il simulacro della supposta repubblica dei Livellatori1; Obbedendo all’impero del doppio sgomento» l’Assemblea pensa, parla,-v°ta alla Guizot sotto lo stendardo di Thiers, dei Mole, dei Duvergìer de Hàuranne e Gomp* E mentre Lamartine, Ledru-Rollin e Louis-Rlanc lottano iidenli e imperterriti contro i dardi della calunnia,» Gavaignac /i-Uppizza coi ministri novelli) Ri la propaganda della repubblica monarchica, cui si è ora posto nome di repubblica costituzionale, e non si avvede ch’egli cammina al tracollo, e scava forse alla repubblica di feb-* che doveà venirci il pacitico no- hiaio una tomba imperiale. Ed è, fratelli, da tali dite slro riscatto? Oh noi almeno, noi noi crediamo!! Ma supponiamo anche per un istante la Francia tutta generosa, ed! governo all’altezza di tutta la Francia, e diciamoci francamente > Che abbiamo noi l'alto per renderci degni di un popolo che, lacerato da discordie intestine, e consunto il pubblico tesoro, trovava pur forza a laudare quattordici armate vittoriose contro le congiurate armi d’Europa? 1 ... ...... -------------------- v.l .ili v* i.11 11 lm popolo che udiva la Convenzione, cinta d’armati Curibond i, cor