498 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA ove era la sinagoga, ricordavasi di ridurre i due baluardi di S. Maria e di S. Salvatore ad unico baluardo, colla punta rivolta alla sinagoga, di guisa che i tiri da tale parte sarebbero riusciti “ a scurzo, o, come si dice, per sguinzo „ (,); o per lo meno di ingrossare la spalla e l’orecchione al baluardo di S. Salvatore ( \ Ad un unico corpo del pari proponevasi di ridurre i due cavalieri al di sopra della porta(3), aggiungendo pure un orecchione al baluardo di S. Maria, a difesa della porta stessa(4), o trasportando questa nel lato settentrionale della fortezza(5). — Accomodati andavano poi i parapetti, i terrapieni e le piazze (6); e rifatti di bel nuovo tutti quanti i lavori in terreno, per togliervi i sassi che malaccortamente si erano frammisti alla terra(7). Oltre ai terrapieni già costruiti, sembrava finalmente ottimo consiglio raccogliere nel recinto della fortezza un gran deposito di terreni, da potersene servire in caso di bisogno(8). Il punto sul quale mai si stancavano di ribattere gli intendenti, si era quello del pericolo costituito dalle prominenze escluse dai baluardi di mezzodì. Messa però da parte l’idea dei parapetti e cunicoli ideati dall’ Orsini, nonché l’altra — di troppo costosa attuazione — di tagliare le roccie del monte(9), si tornava al progetto o di costruire una mezzaluna in terrapieno fuori del baluardo di S. Luca(l0), o “ di tor dentro detto dosso et far uno revellino aperto et pendente dalla parte verso la fortezza „(1I); mentre alcunché di simile sugge-rivasi quanto al baluardo di S. Elia, col “ tor dentro quel dorso del monte che è avanti di questo verso ostro, lasciato fuori per disordine : et tollendosi dentro, si vegnerìa ad ingrandir molto più la piazza di detto baloardo et per conseguenza farlo più forte, perchè si vengono ad acrescere le sue difese dal terzo della cortina et dall'ali del cavaliere fatto nella gola del baloardo di S. Maria, il che non potrà farsi restando esso dorso di fuori „(12) ; ed a S. Maria pure consigiiavasi finalmente “ tirar uno muro di passa 4 di lunghezza et di altezza i1) V. A. S. : Relazioni, LXXXVI e LXXXI (Rela- zioni del rettore Falier e del governatore Gonzaga). (i * 3) V. A. S. : Mappe (Scrittura del Mormori). (3) V. A. S. : Relazioni, LXXXI (Relazione del go- vernatore Gonzaga) — V. B. M. : Ital. VII, 1523 (Re- lazione dell’Oddi). (4 * * *) Ibidem. ( ’) V. A. S. ; Relazioni, LXXX (Relazione del prov- veditore Iseppo Civran). (fi) Ibidem, LXXXI (Relazioni del capitano Filippo P.isqualigo e del governatore Scotti). — Cfr. nota di Leone Ramussati allegata a V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 4 dicembre 1590. (') V. A. S. : Relazioni, LXXXI (Relazione del Gon- zaga)— V. B. M. : Ital. VII, 1523 (Relazione dell’Oddi). (8 *) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 20 maggio 1589 — e volumi in appendice: 6 agosto 1589 e 10 aprile 1590 (Scritture del generale Dal Monte). (°) V. B. M. : Ital. VII, 304, b. (Relazione di Giulio Garzoni). (I0 *) V. A. S.: Relazioni, LXXXI (Relazione del Gonzaga) — Dispacci dei prov. da Candia : 4 dicembre 1590 (Memoriale del Ramussati) — V. B. M. : Ital. VII, 1523 (Relazione dell’Oddi). (u) V. A. S. : Mappe (Scrittura del Mormori). — Cfr. Dispacci dei prov. da Candia : 20 settembre 1588. (12) V. A. S. : Mappe (Scrittura del Mormori).