326 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Nel marzo del seguente 1553, malgrado la piti volte lamentata mancanza di fondi, cransi ripresi intanto i lavori alla Sabbionara. E, ristudiato di bel nuovo quell’importantissimo punto della fortificazione, s’era concluso che, invece di innalzare il baluardo a 56 piedi di altezza, lo si sarebbe potuto limitare a 38, “ tanto basso quanto basti per fiancheggiare ; et far di dentro una piazza sola con tanto parapetto intorno che copra li difensori questo però a patto di utilizzare a guisa di cavaliere quell’altura naturale dove soltanto molti anni più tardi sorse infatti il cavaliere Zane. Raggiunta l’altezza voluta, c postovi il cordone, il Bembo sospendeva 1 lavori al baluardo in attesa dell’approvazione dì Venezia e dell’ invio di un in- FIO. 188 _ LE MURA ALLA SABBIONARA. (LA CINTA ANTICA È PUNTEGGIATA; IN PIENO È INDICATA LA NUOVA MURA, ANTERIORE AL SAMMICIIELI ; E A TRATTEGGIO FRA DUE LINEE SONO DISEGNATE LE AGGIUNTE DEL SAMMICIIELI STESSO). gegnere. E trasportava invece gli operai nelle attigue cortine, costruendo quel tratto di muraglia che, congiungendo il baluardo della Sabbionara alla cortina di S. Francesco della nuova cinta anteriore alla Sammicheliana, si chiamò appunto cortina Bcmba (1), e portò inciso in una lapide il nome del capitano c la data del 1553. E di nuovo scriveva costui sui bisogni pecuniarì della fabbrica, prendendo a ciò occasione dal promessogli invio di mille ducati, i quali erano già spesi prima che arrivassero, laddove, per condurre avanti i lavori, ne occorrevano “ le desine di mi gli ara Di un’altra importantissima questione trovava modo intanto di occuparsi il (') Dallo stesso capitano presero nome a Candia la fontana del Gigante e gli arsenali vecchi.