BARBARI E BIZANTINI nicazioni fra la Penisola ed il Levante, ed iniziano il periodo glorioso e prospero delle repubbliche marittime. 1/Italia sta per ritornare signora del Mediterraneo e per assicurarsi il monopolio del commercio levantino. Il dominio longobardo, che si estese in Italia pochi anni dopo la caduta del regno ostrogoto, non si fece sentire, o assai débolmente, sulle città litoranee, le quali rimasero sotto l’impero di Oriente e con esso continuarono a mantenersi in contatto politico e d’affari. I Longobardi, come osserva il Villari (J), non furono mai navigatori. Favorirono però la pirateria. Infatti nella guerra che cominciò nel 601 fra l’Esarca ed il re Agilulfo, questi fu « secondato dagli Avari, ai quali mandò, ad faciendas naves, artefici italiani, probabilmente delle antiche scholae » (2) ; e gli Avari assaltarono l’impero e devastarono l’Istria (3). Mentre però col caduto impero romano la città italiana sull’Adriatico, la quale mantenea più forti relazioni con l’Oriente, era Brindisi, fin dall’inizio del Medio Evo a questo cospicuo centro d’attività, e in genere a tutte le altre piazze commerciali su quel mare e sullTonio, venne a far concorrenza una nuova comunità marittima, che si andava felicemente svolgendo nell’alto Adriatico. Ed era (x) VlIAARI, Op. cit., p. 280. (2) Vii,lari, op. cit., p. 294. (3) V 11,1,ARI, Op. cit., p. 294.