472 I MONUMENTI VENETI DELlPlSOLA DI CRETA largo stradone di transito ; e mancano per lo più gli spalti. Rimpetto alla Piattaforma parecchie case sono costruite utilizzando come basamento il muro della controscarpa. Più avanti ancora, per un certo percorso, la controscarpa si sdoppia, ossia il suo tratto inferiore è più sporgente verso la fossa, mentre quello superiore rientra verso la strada coperta : in altre parole, alla base della controscarpa, è lasciata qui pure — come vedemmo a Candia — una specie di banchetta, pure rivestita di muro. — Al di là della strada coperta, verso la campagna, sorge un muro, che sembra antico. Tanto questo, come i muri di rivestimento, cessano colà dove la controscarpa è cavata nella roccia. Delle due piccole opere esterne della fortezza conservasi ancora parzialmente quella mezzaluna, che di certo venne per lo meno in gran parte ricostruita dai Turchi, rimpetto alla porta Retimiotta. Ne manca ora il lato settentrionale, abbattuto. Gli altri due sono rivestiti di muro, scarpato, con cordone : a quello occidentale si addossano delle case moderne. Sopra i terrapieni sono dei parapetti in semplice terreno. — Internamente, alla base dei terrapieni, stanno accostate in giro delle botteghe. Ricordiamo in fine come in una campagna situata alquanto ad occidente del baluardo Gritti venisse scoperto, durante la nostra permanenza a Canea, un pozzo, donde si dipartivano alcuni cunicoli, certamente di antiche mine. 3. LE FORTIFICAZIONI DI RETIMO. La cinta della città. — Il dispaccio con cui il duca Guido Canal informa la Dominante del terremoto avvenuto il giorno 8 agosto 1303, contiene altresì la frase : “ de castro vero Rethemi cecidit una turris, et altera de burgo eiusdem castri „(I). Donde sembra lecito arguire che fin da quel tempo i caseggiati fuori del recinto del castello — di cui a suo luogo si è detto — fossero protetti, se non da un vero sistema fortificatorio, per lo meno da alcune opere di difesa situate nei punti più importanti dell’abitato. Ad esse forse si richiama una parte del 1° luglio 1342, la quale stabilisce che i denari sopravanzati alla cassa di Retimo vengano impiegati u prò fortificatione et utilitate dicti loci ,,(2>. — Più esplicitamente poi, ma quasi due secoli più tardi, una lettera del rettore Andrea Bondumier del 7 aprile 1517 parla, fra altro, di “ alquanti passi del muro del borgo a canto la marina, (') V. M. C. : Ms. Miscellanea Correr, 2703. (*) V. A. S. : Senato Misti. XX, 64.