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I,’ADRIATICO
  ha rivalità fra i due imperi tornò di vantaggio a Venezia, come, d’altro lato, non era stata inutile la formazione del partito franco. Quella infatti ne approfittò per sottrarsi, in parte, allo stato bizantino e pare che, col primo dei Partecipazì, tutta la sua dipendenza si limitasse, secondo il Gfoerer ('), a due obblighi : l’uno di farsi confermare l’elezione ducale, l’altro d’intitolare gli atti pubblici dal nome dell’imperatore d’Oriente. Il che trova riscontro nel fatto che nell’829 Venezia si rende autonoma pure dal lato ecclesiastico, accogliendo come patrono, in luogo del bizantino S. Teodoro, S. Marco, di cui due mercanti aveano trasportato in patria il corpo da Alessandria d’Egitto.
  E siccome in quel torno di tempo gli Arabi infestavano il Mediterraneo, il naviglio veneto divenne un aiuto prezioso per i Greci, i quali da soli non si sentivano in caso di difendere la Sicilia. Non m’è riuscito trovare se ed in quale misura il servigio sia stato corrisposto, ma certo non fu compiuto senza compenso; e di ciò sono convinto perchè, in occasioni posteriori, troviamo nuovamente i Veneziani accanto ai Bizantini contro i Saraceni e sul principio del sec. xi, quando questi attaccarono Bari e il doge stesso Pietro Orseolo II accorse con numeroso naviglio a liberarla, Venezia si guadagnò ampi favori dall’impero d’Oriente.
 (*) Storia di Venezia dalla sua fondazione all’anno 1084. Trad. Pinton. Arch. Ven., voi. XII e segg., cap. XIII,