374 I MONUMENTI VENETI DELL* ISOEA DI CRETA di varie epoche vi sono più che mai evidenti nella muratura esterna. Ad un certo punto sono infissi i cinque stemmi dei magistrati del 1567( Si apiono nella cortina da prima una pusterla, larga m. 0,65, segnata anche in qualche pianta antica; poi un foro rotondo (nè questo nè quella si vede ora ove riescano); e finalmente il portello della Sabbionara, della larghezza di m. 2,10. Di qui, per mezzo di una galleria girante, costruita in muratura, larga m. 3,40, ed illuminata da sospirale ovale, si sale all’interno. Ire porte ferrate chiudevano tale galleria all’ ingresso, all’uscita e nel mezzo. Al basso di essa, a sinistra pei chi sale, un foro largo 1 metro immette in un cunicolo ostruito ; più sopra, a destra, è un altro foro appartenente forse ad una mina. Il parapetto della cortina è alto m. 1,50 e largo da 10 a 12; la sua base è da prima allo stesso livello della strada interna, che lambisce per di fuori le mura vecchie ; più oltre invece la supera di un metro. Il baluardo della Sabbionara P), che abbiamo già avvertito essere in gran parte rifabbricato dai Turchi, è munito di cordone solo nella fi onte c nel fianco che guardano verso gli arsenali. — Il suo piazzale interno è a tre diversi ripiani, causa l’elevamento del suolo, il quale sale verso S. Francesco'". La parte più alta è costituita dalla fronte di sud-est e dalla annessa cortina Bemba. I ale tratto della fronte, largo 13 metri, è quindi rivestito nel lato verso 1 interno del baluardo da un piccolo muro; e vi si sale mediante una rampa: in cima ai suoi terrapieni, privi di cannoniere, sono piantate sette ascio (volgarmente dette ÈTrxà monumento turco della conquista. Il restante del baluardo ha un parapetto di 10 metri, sempre con vani di cannoniere; e vi è aggiunta una costruzione moderna per un cannone di grosso calibro. Una rampa accostata alle antiche mura sale alla cortina Bemba. All’infimo livello finalmente si trovano la piazza bassa ed altro attiguo piazzale con essa comunicante. Alla prima si riesce per mezzo di una scaletta ; e quivi nella muraglia del fianco si aprono due cannoniere scoperte. All’altro invece si scende mediante una piccola rampa: il piazzale è cinto da terrapieno scarpato, rivestito di muraglia, sotto il quale pare si introducesse già un sotterraneo. La cortina che segue, il cui primo tratto si chiamava Bemba, mentre il secondo era denominato di S. Francesco (4>, assai elevata dal suolo esterno, conserva murata l’iscrizione Bembo del 1553 e più oltre l’arma del capitano Daniele (i) (i) Sono eguali a quelli del 1566, riprodotti nella (31 Cfr. fig. 236. Collez. calchi n. 23, (4) Cfr- fiS- 61 e 209* (*) Cfr. pure fig. 237.