438 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Impetuose burrasche danneggiavano terrapieni, spalti e cavalieri della fortezza : del cavalierotto di S. Dimitri cadeva una parte, insieme colla scala ; e la nuova facciata del Michiel rovinava pressoché interamente (l). Rifatto il cavalierotto, rialzato il cavaliere Lando con terreno levato dalla fossa di ponente, ed aumentati i due cavalierotti della Piattaforma, veniva finalmente preparato il materiale anche per l’aggiunta al Michiel, modificando tuttavia il progetto del Pallavicini in forma più ristretta ed economica, coll’allargare soltanto e munire di orecchione la parte meridionale della tenaglia, convertita così in baluardo, mentre quella settentrionale sarebbe rimasta intatta a guisa di revellino (2). I lavori vennero così ripresi sotto la direzione del provveditore generale Giovanni Mocenigo (3), il quale insieme al Malipiero ebbe l’onore di ribattezzare il nuovo bastione, ove murò un leone e quattro stemmi colla data del 1591.11 baluardo d’allora in poi si chiamò promiscuamente Malipiero o Mocenigo, mentre il nome di Michiel restava più propriamente a quella parte che non fu modificata e che costituì il revellino annesso al baluardo. Dopo una nuova interruzione, derivata dal mancamento di angarici in causa del raccolto (4), nel dicembre del 1591 la fabbrica aveva raggiunto già i 4 piedi di altezza sopra la banchetta, e l’aggiunta si andava ormai riempiendo di materiale cavato dalla fossa. Collo stesso terreno veniva pure alzato il cavalierotto della Sabbionara (5). Quando il baluardo Malipiero era finalmente condotto presso al fine, essendo compiute le opere in muratura (f,), le pioggie ed i terremoti dei primi mesi del 1595 facevano crollare alcune pietre della fronte, battuta dalle onde, e calare i terreni interni ; come pure altri danni soffrivano le mura tra la Piattaforma ed il baluardo di S. Lucia, nonché il baluardo stesso (7). Dopo i restauri eseguiti al Malipiero, esso restava pur sempre quasi vuoto di terreno ; onde era necessario continuare la cavazione della fossa, sia per compiere tale opera, sia anche per terminare i terrapieni, i parapetti ed i cavalieri(8). Morto intanto 1’ ingegnere Angelo Dal Lago, il provveditore Dona sce- fi) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia: 10 febbraio 1591. (') Ibidem: 14 giugno 1591. — Chiara apparisce la nuova modificazione quale venne effettuata, nel disegno pubblicato a pag. 157, fig. 75. — Di tali lavori doveva riferire a Venezia il console di Alessandria Vincenzo Dandolo, che portava seco un disegno. (3) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 24 luglio 1591. (4) Ibidem : 17 agosto 1591. (5) Ibidem: 1 dicembre 1591. (6) V. A. S.: Relazioni, LXXXI (Relazione del capitano Filippo Pasqualigo). 0 V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia: 1 marzo 1595. (*) Ibidem: 1 aprile 1595.