AUSTRIA, FRANCIA, ITALIA 399 glorioso vessillo e sostituirlo con la bandiera bianca, un nostro grande esule, Giuseppe Garibaldi, correa, sfuggendo a quattro eserciti nemici, alle spiagge dell’Adriatico, donde moverà in silenzio verso le Lagune ch’ei non potrà raggiungere: Ed ecco verso i muti - lidi, dall’Adria che solingo fiotta, e dalle ronde austriache battuti, ecco arrancare un palischermo in lotta con la grossa marea, ferocemente cannoneggiato dall’austriaca flotta; ed ecco, a notte, su le sonnolente dune gittarsi un naufrago, portando sopra le braccia ima donna morente, e cacciarsi nel buio. A quando a quando fra le cannucce e il brago della valle palustre affonda, arrestasi anelando.... (l) Infelicemente chiudevasi per i popoli la rivoluzione del 1848-49; la quale però aveva suscitato un elemento nuovo, i cui eccessi si manifestavano fin dall’inizio. Mi riferisco all’imperialismo dei Grandi Tedeschi, per i quali la Germania doveva giungere a sud fino al Mincio, abbracciando in tal modo tutti i territori austriaci bagnati dall’Adriatico. Era questa la prima volta in cui non la monarchia asburghese ma il popolo tedesco proclamava le sue aspirazioni su quel bacino. Ed (1) Marradi, Rapsodia garibaldina, 1849, IV.