LE FORTIFICAZIONI DI SUDA 533 sua * posizione in mezzo alle acque (l). Non per questo i difensori si perdettero d’animo, nè la piazza cedette. E anche quando il cannone nemico ebbe spianato magazzini, case ed alloggiamenti, con nuova lena attesero gli assediati ad elevare parapetti e traverse contro tutte le batterie nemiche, e cavare le fosse, e fin anche a minare di bel nuovo lo scoglietto dei Conigli(2). Che se il nemico, stanco di sì fiera resistenza, sospese per qualche tempo l’assalto, non furono sospesi invece i lavori dei difensori ; bensì assiduamente proseguirono(<), col valido concorso persino delle donne. “ Oggi „ esclamava orgogliosamente il provveditore della piazza, Gerolamo Dona, il 30 settembre 1647, “ ho fatto distender sopra il più alto et eminente cavalierò di fortezza il stendardo di battaglia, in segno della nostra intrepidezza, et per dar mostra aìVinemico la puoca stima che di lui faremo „(4). E quando tutto il restante dell’ isola, tranne la città di Candia, venne in potere del nemico, la piccola fortezza, accerchiata costantemente dall’ insidia del Turco, continuò nella resistenza. Qualche riparo vi apportò il provveditore straordinario Francesco Battaia; ed il successore Iacopo Barbarigo, con materiale rubato nascostamente nell’ isola, riparò alla meglio la Linguetta, “ essendo quella parte tutta rovinata sino alle fondamenta in forma di hrechia ,,(b> ; come pure a nuovi restauri alle mura ed ai terrapieni provvide più tardi Lunardo Venier (7). Con maggior calma, ed anche con maggiore comodità, poterono procedere i lavori dopo la resa di Candia e la susseguente pace, che garantiva il possesso dell’ isolotto ai Veneziani. Il provveditore Gerolamo Pesaro si interessò ancora lui della Linguetta, del cavaliere Mocenigo e di altre parti minori(8). Polo Nani poi proseguì i lavori medesimi ; e, ottenuto dal Turco di poter preparare delle calcine in provincia di Bicorna, se ne servì per rifare completamente il muro della Linguetta e della sua mezzaluna, corrosi dalle acque e non potuti sin allora restaurare convenientemente(l0). Quindi, seguendo pure gli ordini del Senato