638 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Onde calcola vasi che, tutto compreso, le due fortezze avessero costato 1860 ducati di spesa effettiva(l). Ma, giunti a questo punto, il capitano Pietro Zane non si peritava di asserire che a Turlurìi conveniva, o aggiungere il terzo fortino a basso, o radere al suolo anche gli altri due(2) ; il governatore Scotti notava che il forte superiore era tuttora in condizioni tali che vi si poteva entrare senza valersi della porta, per tacere della rovina dei corpi di guardia, dei quartieri, dei magazzini, delle cisterne<3) ; il provveditore Nicolò Dona confessava che il vantaggio della fortificazione “ consiste più nella riputazione del nome di fortezza che nell’effetto „(4) ; ed il capitano Gian Giacomo Zane ed il governatore Annibaie Gonzaga dimostravano che, se la fortezza erasi costruita per guardare il piccolo ridotto di Turlurìi, il ridotto stesso non era scoperto per intero dai due fortini, c se invece erasi fortificato il luogo per impedire al nemico di attingere acqua al fiume Platanjàs, i tiri dei cannoni della fortezza non arrivavano sin là(5). La facile retorica di Francesco Basilicata poteva ben dire : “ Dette fortezze diligentissimamente sono fortificate, poiché da molte parti sono aiutate dalla natura maestra delle cose. Et e posto il sito in luogo così alto da sui precipatii che rende alla vista mirabil consideratione, perchè da ponente si trovano esser asprissimi dirupi, da tramontana altissimi balei, da ostro aiutato da diffìcilissimi grebani, e da levante non molto comodo alla salita: ma è però la parte più facile che vi sia. Le quali fortezze, sì come si comprende, sono atte, guardandosi Vuna con Valtra, a tutte due insieme soggiogare e smembrare ogn’armata, dandogli il soccorso degli liuomini e vettovaglia dalle parti dell’ isola. Onde con il braccio di detto scoglio si viene a rendere la città della Canea totalmente inespugnabile e sicura ; restando esse fortezze a cavaltiero della spiaggia di Platanea e degli redotti ciconvicini, resta anche possessore dell’inimico f \ Ma la verità era ben diversa ; che il valore e l’importanza della fortezza apparivano molto inferiori a quanto suonavano quelle reboanti parole ; e lo stato miserando in cui era tenuta non poteva a meno di preparare quella dolorosa sorpresa che fu la prima sventura della guerra di Candia. Improvvisamente assalita dall’armata turca, la fortezza non potè resistere allo sforzo nemico : e Biagio Zulian la fece saltare in aria, piuttosto che ce- (') V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia : 20 ottobre 1585. (s) Ibidem: volumi in appendice: 1 ottobre 1593. (3) V. A. S. : Relazioni, LXXXI (Sua relazione). (4) Ibidem, LXXIX (Sua relazione). (3) Ibidem, LXXXI (Relazione Gonzaga) —V. B. M Hai. VII, 214, f. (G) V. B. M. : Hai. VII, 214, s, pag. 247.