PROGETTI DI ALTRE FORTIFICAZIONI 645 In tanta diversità di pareri(l) il Senato non sapeva come raccapezzarsi, e sospendeva ogni deliberazione(2) ; finché, parecchi anni più tardi(3), erano mandati sul luogo a deliberare il provveditore della cavalleria Sebastiano Barbarigo, Marcantonio Brancaccio, Ossalco Polcenigo, Francesco Van Wert, Beato Beati e Nicolò Zen w. Il Polcenigo notò che sarebbe bastato fortificare il minore dei due scogli di Grandes posti sul davanti del porto ; ma a ciò ostava la spesa assai considerevole. Più economica sarebbe riuscita la fortificazione del Risòkastro, del colle cioè costituente l’acropoli dell’antica città ; ma i tiri di lassù non avrebbero potuto avere sufficente efficacia(5). A simile conclusione giunse pure il Brancaccio, il quale avrebbe voluto scarpare il colle del Risòkastro, spianarne la cima, circondarlo di un semplice parapetto di tre piedi di larghezza, e fabbricarvi internamente quartieri, cisterne e magazzini(6). Lo Zen, il Van Wert ed il Beati in fine trovarono superfluo fortificare quel luogo, costituendo esso un semplice approdo, come troppi altri ne possedeva P isola ; e riconobbero che, al caso, per raggiungere lo scopo, sarebbe stato necessario munire sia gli scogli di Grandes, sia il Risòkastro, sia il Maridhakji : dove la sola fortificazione di Grandes sarebbe riuscita costosa di fabbrica c costosissima di mantenimento, per la difficoltà di vettovagliarla specialmente in inverno. Escluso quindi simile progetto, riconoscevano tuttavia non inopportuno fortificare il colle del Risòkastro, sia per tutelare quei terreni da semina, sia per difendere il pozzo d’acqua che ivi esisteva, affinchè il nemico non se ne servisse, sia in fine per proteggere eventualmente le saline che si fossero volute fabbricare colà. Dopo tutto però credevano che il meglio sarebbe stato appioppare l’onere della fortificazione alla famiglia Corner !(7). Come conclusione il Van Wert fu incaricato di preparare un disegno di fortificazione del Risòkastro. E lo presentò infatti, proponendo di circondare tutta la vetta del colle con un muretto alto passi 1 ’/„ — fatto in guisa che per 4 piedi sorpassasse internamente il livello del suolo — e dello spessore di 3 piedi, “ distribuiti in tal modo, che sopra il detto passo e mezzo d’al- (*) Cfr. V. A. S.: Relazioni, LXXIX (Relazione del provveditore Pietro Bondumier). (s) V. A. S. : Senato Secreti, CXXX, 130 segg. (3) Vedansi frattanto le nuove sollecitazioni dei sin-daci Capello, Correr e Contarmi (V. A. S.: Relazioni, LXXIV). ('*) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 22 luglio 1639. (5) Ibidem: 20 luglio 1639. (°) Ibidem: 23 luglio 1639. (7) Ibidem: 4 e 24 agosto 1639 — V. B. M.: Hai. VII, 310. 81 V