338 I MONUMENTI VENETI DEUL’iSOLA DI CRETA e poi provveditore generale, Luca Michiel, Venier dal duca Daniele V enier, e Orsini dal governatore medesimo. Il numero degli operai fu quindi diminuito, e diminuite pure le spese : quantunque l’Orsini prevedesse già che, essendo il forte in semplice teri apieno, esso non avrebbe saputo resistere alle intemperie senza venir rivestito di muio( \ A Venezia invece le cose si continuavano a prendere con molta calma. Il 21 luglio del 15/2 si stabiliva che, essendo morto certo ingegner Giorgio, il suo posto fosse occupato da quel Domenico Rossi da Este che, per ordine del Calabrese, avea disegnate le due piante di Candia che ancor ci rimangono*2». Più tardi, il 10 ottobre 1573, si mandavano blande sollecitazioni, corroborate da 10 mila ducati, ed accompagnate dall’ordine di porre un rimedio alle “ molte estorsioni che vengono fatte ai poveri contadini che sono tenuti alla fabbrica dai capitani che son soliti di chiamarli alla ditta fabrica et altri ministri che han questa cura ,,(3). E il 5 gennaio 1574 si dava ordine al Michiel ed all’Orsini di prolungare la loro dimora nell’isola: mentre solo il 27 maggio si concedeva a quest’ultimo la chiesta licenza( \ Dalla sua relazione, composta intorno a quest’epoca, appariva evidente come troppo mancasse ancora a terminare la fortezza: ingrandire il baluardo di S. Spirito,, secondo il modello del Savorgnan e l’opinione del Pallavicini; incamiciare le tre cortine dal Panigrà al Gesù e buona parte della seguente fino al Vittun; alzare il Gesù e la cortina di S. Francesco; allargare tutti ì terrapieni m modo che fossero capaci di dar adito alla eventuale costruzione di ritirate, non potendosi queste stabilire nella città, situata troppo in basso; portar terreno al Martinengo ed al Vitturi ; edificare i cavalieri a questi due ultimi baluardi, nonché al Panigrà ed al Betlemme ; cavar le fosse e la cunetta ; abbassare le alture di fuori per la campagna; e incamiciare finalmente il S. Dimitri(o). A Candia restò governatore Brunoro Zampcschi(ll). Ma quando 1 anno seguente capitò nell’ isola Paolo Orsini, fratello di Latino, con carica di “ capo generale della militia „, il Zampeschi se ne adontò e fu necessaria tutta la buona volontà del provveditore Jacopo boscarini per accomodare alla meglio le cose e tranquillare gli animi(7). — Latino Orsini a sua volta avea prolungata (*) V. A. S : Dispacci dei prov. da Candia : 19 giugno 1573. (2) V. A. S. : Senato Mar, XLI, 47. — Nel 1574 gli fu da Luca Michiel accresciuto lo stipendio (V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia : 16 maggio 1574). (3) V. A. S. : Senato Secreti, LXXIX, 60*. (4) Ibidem : 80* e 122. (5) V. A. S.: Relazioni, LXIV. — Cfr. pure, nei volumi di appendice ai Dispacci dei prov. da Candia, la nota del Pallavicini (4 sett. 1574) e quella del-P Orsini medesimo (3 febbr. 1575). (e) Di lui parla il Promis (Biografie cit., pag. 580). (7) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 10 maggio, 14 e 20 giugno e 14 ottobre 1574.