LA CINTA DI CANEA 449 bensì alla convergenza di due cortine —, fu denominata altresì baluardo Reti-miotto o baluardo di S. Giovanni o della Misericordia. — L angolo sud-ovest è occupato dal baluardo Schiavo o di S. Dimitri. — E quello finalmente di maestro è difeso dal baluardo Gritti o di S. Salvatore(1), oltre il quale è il revellino parimenti detto di S. Salvatore o del Porto. Distribuiti lungo le cortine e davanti alle gole dei baluardi sono nove fra cavalieri e cavalierotti : il primo fu detto della Sabbionara ; l’altro, cavaliere di S. Lucia ; il terzo, cavalierotto di S. Lucia ; il seguente, cavalierotto (orientale) della Piattaforma, o di S. Maria ; l’attiguo, esso pure cavalierotto (occidentale) della Piattaforma, o di S. Giovanni o della porta Retimiotta ; il sesto, cavalierotto di S. Dimitri(2); il susseguente, cavaliere Schiavo, Landò, o di S. Dimitri; l’ottavo, cavaliere Priuli, di S. Nicola, di S. Atanasio o del Molino a vento; l’ultimo, di S. Caterina, di S. Marina o di S. Marco. Le due porte, quella della Sabbionara e quella Retimiotta, si aprivano nelle cortine; il portello di S. Salvatore invece nel largo fianco del baluardo Gritti. Le due ultime sono ora distrutte ; la prima fu murata e sostituita da altra più recente. Le muraglie assomigliano in complesso sotto ogni aspetto a quelle contemporanee di Candia : regolarissime, a piccole pietre squadrate, con grandi blocchi ben lavorati alle cantonate ; sono però munite superiormente di cordone, sopra il quale è il murello per le ronde. I rampari coi parapetti sono naturalmente in terreno. Solo il fianco meridionale del mezzobaluardo Mocenigo, quello occidentale del baluardo di S. Lucia e quello orientale dello Schiavo sono muniti di orecchione. — Dopoché vennero colmate alcune delle piazze inferiori dei baluardi (nonché le rispettive gallerie ad esse conducenti), simili piazze basse rimasero soltanto al fianco occidentale del baluardo di S. Lucia, ai due fianchi della Piattaforma, a quello orientale dello Schiavo ed al meridionale del Gritti. — Notevoli sono le loro cannoniere, disposte in due piani. La fossa è quasi completamente asciutta. La controscarpa circonda tutta la fortezza dalla parte di terra, tranne nel primo breve tratto alla Sabbionara. La strada coperta é ridotta a stradone; e sono distrutti quasi tutti gli spalti che erano al di là di essa. Una sola delle due opere esterne, in parte demolita ora pur essa, si conserva. di fronte alla porta Retimiotta. (*) Riteniamo un errore se nella pianta del Coro- (*) Lo troviamo pure chiamato Saretto, parola che nelli (fig. 251) esso è chiamato invece baluardo Venier. non ci riesce di spiegare.