340 I MONUMENTI VENETI DEEL’lSOLA DI CRETA scorta del memoriale Pallavicini-Savorgnan dell’ottobre 15/1, riprese arditamente i lavori, divisando proseguirli in tre punti diversi, alla Sabbionara cioè, all orecchione dello Spirito Santo, ed a quello del Betlemme verso il Martinengo, cominciato dal FoscariniU). Tre mesi dopo egli aveva finito del tutto l’orecchione del Betlemme e l’avvolto del Gesù, affidatigli dal Foscarini; ed a buon punto avea portato i terrapieni alla Sabbionara ed alla cortina di S. Francesco; pui non tralasciando il cavamente della fossa e la costruzione dei parapetti. Tosto dopo si sarebbe messo mano all’orecchione del Betlemme verso il Panigrà ed a quello meridionale dello Spirito Santo(2): la costruzione del quale ultimo membro doveva surrogare le ben più ampie modificazioni al baluardo già consigliate dal Savorgnan. Se non che, ritornato il Foscarini a Candia, i lavori dovettero rimanere un’altra volta interrotti per deficenza di fondi(3). Siccome però, essendosi dal Contarmi insieme collo Zampeschi e coll’ingegnere già fondato il nuovo muro a S. Spirito, quella parte rimaneva più che mai indifesa (perchè la fabbrica nuova « serviva quasi di scala ad entrar in città ,,(4)), il Foscarini trovavasi forzato a lasciar riprendere i lavori(0). Di tal guisa pei il luglio del 1578 le opere muratura erano quivi finite; così pure era tei ì apici ulto 1 orecchione del Bet lemme (6). Intanto Moretto Calabrese da una parte(7), l’ingegnere Antonio Scolari veronese dall’altra(8), Paolo Contarmi a sua volta(9), poi Jacopo Foscarini(10), e da ultimo il nuovo governatore, il marchese Baldissera Rangone, non la smettevano da intronar gli orecchi del governo colla litania degli altri urgenti lavori che ancora erano da finire. Tutti convenivano sulla opportunità di compiere e di rivestire di muro il forte di S. Dimitri; e inoltre eseguire le altre riforme, non ancora attuate, al baluardo di S. Spirito ; aggiungere il secondo orecchione a quello del Betlemme ; incamiciare le cortine tuttora nude ; nettare ed allargare la fossa; cavare la cunetta; terminare le strade coperte; spianare le alture della campagna ; e per di dentro accomodare le piazze dei baluardi ; restaurare ì terrapieni rovinati dalle pioggie ; allargare i parapetti ; ed erigere i cavalieri già proposti nelle gole dei baluardi, per ovviare all’inconveniente della reciproca lontananza dei baluardi stessi. Anche il convento di S. Francesco, che taluno il) V. A. S.: Dispacci dei prcv. da Candia: 21 maggi° 1576. (2) Ibidem : 20 agosto 1576. (3) Ibidem: 22 agosto 1576. (4) Ibidem: 20 ottobre 1576. (5) Ibidem: 7 gennaio e 10 febbraio 1577. (6) Ibidem: 5 luglio 1578. (") Ibidem: gennaio 1578. («) Ibidem: febbraio 1578. (») V. A. S.: Relazioni, LX1V e LXXXI. (10) Ibidem, LXXV1II. (11) V. A. S. : Senato Secreti, filza n. L : incarto 15 gennaio 1580 (in data 24 ottobre 1579).