LE FORTIFICAZIONI DI SUDA 559 Ciò non tolse però che ancora una volta si attendesse intanto ai ripari della vecchia Porporella (t), la quale difatti venne rabberciata alla meglio. Dopo di che, ripresasi la discussione sul forte di Podomuri, alla fine dei conti si fu costretti di sospendere ogni deliberazione, considerando F imponenza della spesa, gli inconvenienti che il luogo presentava per F imminenza del Palco-castro, e specialmente in vista dei lavori che allora si stavano eseguendo al Marati(2). Di bel nuovo invece fu ventilata F idea di affidare la difesa della baia a due galee armate, che si sarebbero potute ricoverare in appositi arsenali da costruirsi in riva al nuovo porto di S. Nicolò, aperto sulla sponda settentrionale della baia (3). Inutile aggiungere che, nel frattempo, la Porporella era di bel nuovo deteriorata (4) ; ancora una volta il Senato se ne era preoccupato(5), ed i magistrati cretesi vi avevano sprecato dei restauri(6), per quanto essi per primi ne avessero riconosciuta F inanità (7). Un ultimo consulto sulla questione era tenuto, per iniziativa del provveditore generale Andrea Corner, dagli ingegneri Seres, Vincenti e Leoni(s) : il primo dei quali, per un’ultima volta, riconosceva la impossibilità di prolungare la Porporella, e quindi consigliava, qualora il tempo lo avesse permesso, di costruire invece nella parte meno profonda del mare una torre capace di portare una ventina di cannoni(<)). Ma pur troppo il tempo mancava (10) : e la Suda restò miseramente e fatalmente indifesa. Attraverso F imboccatura del porto passarono liberamente le galee nemiche ; e sulla abbandonata collina di Podomuri l’esercito conquistatore costruì il fortilizio che dalla vicina fontana fu detto del Calami(ll) (ora Izzedìn), e più su ancora, sui confini del Paleocastro, ne eresse più tardi un altro, a scorno quasi della Repubblica, la quale così vanamente aveva sprecato il tempo in oziose discussioni, ed i denari in lavori di niun conto. (*) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia : 22 maggio, 5 e 22 luglio 1639. (a) Cfr. pure la relazione del provveditore Iseppo Civran (V. A. S.: Relazioni, LXXX). (3) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia : marzo 1639 (di Ossalco Polcenigo) — Dispacci dei rettori da Candia : 29 aprile e 24 agosto 1639. (4) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia: 22 dicembre 1640. (3) V. A. S. : Senato Rettori, filza XV: 29 ottobre 1641 — Senato Mar, C, 216* - Senato Rettori, XVI, 6*. (6) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia : 18 settembre 1641; 8 settembre 1642; 3 settembre 1643. (7) V. A. S. : Relazioni, LXXXIII (Relazione del provveditor di Canea Marco Giustinian). (8) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia: 20 a-prile 1645. (9) Ibidem; 1 maggio 1645. (10) V. A. S. : Senato Rettori, XVI, 32 *. (n) Kalàmi da xiÀajiOT = canna.