432 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA servir per cavalierò „. Più importante ancora di tali innovazioni era la proposta sua di ridurre il Michiel a nuova forma, non solo coll’aggiungervi l’orecchione, ma anche coll’ “ unir la tenaglia del baluardo insieme, et de dui angoli che fa, farne uno, reducendola in un balluardo solo „(1). I progetti erano belli e buoni, ma i denari e la mano d’opera andavano mancando più che mai I nobili e feudati di Canea offrivano bensì una contribuzione straordinaria di 12 mila ducati cretesi, da pagarsi in due anni(3> ; ma con tutto ciò i lavori sarebbero di poco avanzati, se un provvido e radicale riordi- namento nelle angarìe, per merito del rettore Angelo Barozzi, non avesse permesso di ricavare nuovi fondi dai risarcimenti delle angarìe medesime, e di pagare con essi i soldati che lavoravano ai fossati la cui completa cavazione avrebbe importato ancora 10 mila ducati di spesa : così affermava il governatore della Canea Gian Maria Martinengo, che, dopo dieci anni di servizio, ritornava a Venezia, portando seco un modello di quelle fortificazioni La ressa dei lavori alla Suda ed alle saline impedì il proseguimento delle opere nella controscarpa di Canea, condotta già, per merito del provveditore Cicogna, dal baluardo Michiel fino al cantone di S. Lucia(6) ; e provocò malumore fra il provveditore generale Foscarini, cui importavano le opere della Suda, ed il rettore Angelo Barozzi, che avrebbe voluto terminare le fabbriche di Canea(7). Così che, quando il Foscarini visitò quest’ultima città, se ebbe parole di lode per il cavaliere di S. Lucia, condotto sino ai parapetti e pressoché terminato, trovò invece che parte della controscarpa costruita era completamente inutile : e non solo ordinò al Barozzi di sospenderne la prosecuzione, ma fece intendere altresì che la avrebbe forse demolita {8). Passò allora il rettore a cavare la fossa presso lo Schiavo ; e dei terreni tratti di là si servì per il cavalierotto sulla cortina fra lo Schiavo e la porta Retimiotta, in rispondenza all’altro simile di S. Lucia, da lui del pari portato a buon punto. — In otto mesi aveano lavorato 1911 angarìe; e coi denari ricavati dai risarcimenti si erano pagate le (') V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candía : volumi in appendice. — Vedi fig. 246. (*) Cf. V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candía : 22 gennaio e 17 settembre 1575. (3) Ìbidem: 19 settembre 1575 — Senato Secreti, LXXX, 62. (4) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candía: 18 novembre 1575. (5) Ibidem : volumi in appendice: 19 dicembre 1575. (6) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia : 3 marzo, 14 aprile e 9 luglio 1576. (7) Ibidem: 1 ottobre 1576. (s) Ibidem : 13 e 14 ottobre 1576. — Da un dispaccio del Barozzi apprendiamo che la controscarpa da lui costruita era lunga 93 passi e larga, alla base, 10 piedi, senza contare altri 54 passi fondati nella fossa < per sustentar li terreni per il più mossi » (Ibidem).