518 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Il Senato, avendo già saputo come i lavori alla Suda eransi iniziati secondo le istruzioni del Pallavicini fino dall’agosto precedente, avea dato ordine il 19 ottobre 1571 di “ non cominciar forti su li scogli, se non vederete di poterli ridur a compita et sicura difesa inanzi che potesse sopragionger l’armata inimica Ma ora invece si occupava seriamente dei due diversi progetti, incaricando il Pallavicini di esprimere la propria opinione su essi. E quando costui ebbe preparata una scrittura ed un disegno, che in gran parte corrispondeva a quello dell’Orsini, fu comandato che la fabbrica cominciasse tosto su tali basi, affidandone l’esecuzione all’Orsini medesimo, ed esortandolo a procedere colla massima sollecitudine. Il Senato stesso mandava 3 mila ducati, ed incitava a trovarne in paese degli altri “ di ogni sorte : sempre inteso che le spese sarebbero state sostenute tutte quante dallo stato, trattandosi di luogo deserto, ove nessun concorso potevano prestare gli abitanti. La scrittura del Pallavicini porta la data del 16 luglio 1572. Essa avverte come il modello dell’Orsini corrisponda completamente alla sua opinione ; eccezione fatta per lo scoglio dei Conigli, che il Pallavicini preferiva unire all’ isolotto maggiore, colmando il piccolo canale di 70 passi che lo divideva da esso. Consiglia però a cominciare la fortificazione di Fraronisi, riservando a più tardi l’aggiunta sullo scoglio dei Conigli, e “ rimettendosi al signor Latino, che si troverà in fatto, nel pigliar più o manco piazza nell’unirsi, governandosi secondo il maggiore e minor fondo, et il medesimo circa al levarsi overo abbassarsi per coprirsi dalle eminenze de fuori „(3). Di mano appunto del Pallavicini è un disegno tuttora conservato, ove sono suggerite due diverse maniere di attaccare lo scoglio dei Conigli all’ isolotto principale. Al tempo stesso — come dicemmo — sono introdotte alcune modificazioni al tracciato proposto dall’Orsini, tra cui l’abolizione di parte del recinto fortificatorio nord-ovest di Fraronisi. L’Orsini intanto — conformemente agli ordini ricevuti — nel novembre del 1572 (4) cominciò senz’altro i lavori(5) nella parte settentrionale dell’ isolotto (6), valendosi dell’aiuto di Gian Antonio Ferro, speditovi dal Senato come castel- (') V. A. S.: Senalo Secreti, LXXVIII, 19. (s) Ibidem, 115. (3) Ibidem. — Cfr. altra scrittura del Pallavicini in Dispacci dei prov. da Candía: voltimi in appendice: 4 settembre 1574, (4) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candía: 18 maggio 1573. (5) Ibidem: 17 marzo 1573. — Alla fabbrica della Suda furono delegati pure 300 angarici del territorio di Retimo. E perchè questi non si presentavano, furono obbligati a redimere l’angaria con 12 perperi : e la somma ricavata fu devoluta allo stipendio di pratici lavoranti della vicina penisoletta di Akrotiri (V. A. S. : Relazioni, LXXVIII. Relazione di Luca Michiel del 1575). (6) v. a. S. : Dispacci da Suda : 1 marzo 1710.