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I monumenti veneti dell’isola di creta
      Dalla nota che egli acclude - e che noi pubblichiamo in append.ce per 1> importanza sua, trattandosi di lavori eseguiti in gran parte sotto a fretta sorveglianza del Sammicheli -, apparisce chiaro che dal 13 gmgno . m,»mo 1541 eransi spesi 7670 ducati nei lavori a, due baluard. e dì S. Spirito, nonché in altre riparazioni al molo e ad alcuni mo mi.
      11 baluardo di S. Liberale avea la faccia di mezzogiorno lunga pass. 38, e quella di levante 36; ed il fianco occidentale, come quello settentnonale,
  passi: l’altezza variava fra 17 e 32 piedi.                           _
  1 La piattaforma del Gesti, non lontana dall’omonima porta, misurava ne
  sviluppo complessivo 42 passi in lunghezza e 4 in altezza : era costrutta d. terra
  c di legname.                                      Antonio ossia di Pandocratora
      Il baluardo, pure in terra e legno, d. S. Antonio, sta
  (o Panigrà), a settentrione della porta di tal nome, aveva le facce            P
  Ud '       EfitlmcJeil baluardo di S. Spirito aveva il lato di settentrione lungo 24
  passi, quello di ponente 35, e il fianco di mezzogiorno 18. 1 altezza vana ^ fra 12 e 30 piedi. Nel lato di tramontana aprivasi la porta, arga / P* '• il! presso erano le muraglie a mare, di cui pii. volte parlammo, costrutte
  PHCl17nlilaria nella nota del torrione Martinengo, che preesisteva, nè della
                                           : »«'— - s-~ ;r
    sebbene fosse certamente almeno ideata, per non lasc.are md.feso
    tratto di coitina.                                                  q Qnirìto c Pa-
        Erano costruiti invece sette passi della nuova corina •         •
    nim-à la quale dovette venir proseguita anche negl, anni success,v, perche 0
    nii^ c’ 1                           r       i^/i^ 1t44(2)- buona parte di essa pero
    stemmi che essa mostra sono degl, anni 1543-lo44         . buo p
    era gii. stata fabbricata qualche anno prima, come vedemmo e r,peleremo p
                                                            inna Mmhele Sammicheli del resto non fu l’unico personaggio della famigli^ua che, chiamato in Creta, assiduamente lavorasse a quelle fortificazioni. Bei«, a m in nuell’enoca un “ mastro Marchioro polo de sci me
    ToZ TZZ; et nepote Lustro mm *                                      qual Ha carico
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                                                resse il dogado dal 1539 al 1545; Matteo Barbarigo
      (i) Appendice: doc. 1.                    restò duca in Candia dal novembre 1542 al novem-
      (*) Nicolò Quirini fu consigliere dal giugno lo ^ ^ e Francesco Tiepolo fu a sua volta con-al febbraio 1545; Agostino Surian u capi anc. g  dall’ottobre 1543 al giugno 1546.
    aerale dal luglio 1542 all’agosto 1544, 1 retro Lanao g