356 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA appari un membro del mio nome, senza dar fine ad un principiato dal mio precessore, ne 1laverò principiato per aventura un altro che non bavero potuto finire ; e se 7 mio sucessore caderà nella medesima ambitione farà V istesso : in modo che, per fare che appari de’ belloardi o cavalieri de nostri nomi, non ne apparirà alcuno, e si correrà rischio che non apparino neanco mai ; perchè ben spesso si trovano persone che, dicendo non volersi affaticar per altri, lasciano quello che appar ad altri, e vogliono far del suo: et il principiato da altri resta imperfetto. Se tutta questa fortezza è della Serenità Vostra, non vi sian dunque cavaliere o belloardo Zane{1) nè di altro nome d‘alcuno dei rappresentanti, ma tutto sia della Serenità Vostra Assennate osservazioni egli faceva in fine anche sui cunicoli dell’ Orsini. Ristretti in modo da render diffìcile al soldato muoversi e usare le armi, non servivano se non quando il nemico avesse già invasa la fossa ; e caduti che fossero in mano dell’assalitore, gli avrebbero facilitato la scalata delle mura o l’applicazione delle mine. Visto del resto che cominciavano a cadere da sè, stimava prudente levarli del tutto, ed incamiciare le mura sino al basso(2). Onesti e saldi propositi recava seco anche il nuovo provveditore Benetto Moro, il quale divisava portar a compimento l’immenso cavaliere al Martinengo, cui mancavano da 30 a 40 mila passi cubi di terreno(3) ; e coraggiosamente vi poneva mano tantosto, servendosi delle angarìe (4\ In tal maniera il 12 marzo del 1600 non mancavano più che 13 mila passi ; ad ogni settimana il lavoro procedeva di ben 300 passi(5). Nel giugno seguente il terreno raggiungeva l’altezza di 10 piedi, cui mancavano da aggiungere altri 15 (6). Quando il lavoro fu terminato, l’opera apparve veramente colossale. Si era dovuto, infatti, per prima cosa, colmare un profondo e largo avvallamento ; e sulla piazza superiore del baluardo erasi quindi fondato il cavaliere, di ben 34 mila passi cubi di terreno, largo alla base 63 passi e 34 in cima. In seguito si sarebbero dovuti prolungare i vólti rispondenti alle piazze basse del baluardo ; ma solo uno venne allungato ; l’altro invece si mantenne quale era — usandolo da magazzino — e dall’ ingegnere Angelo Oddi, da qualche anno succeduto al Fava(7), fu ideata invece una discesa che dalla piazza superiore del baluardo (') A farlo apposta, qualche anno più tardi il nuovo cavaliere presso la Sabbionara fu proprio intitolato dallo Zane stesso, tornato a Candia come provve-ditor generale. (*) V. B. M. : Ilal., VII, 214. f. (*) V. A. S. : Dispacci dei prov.da Candia : 6 gen- naio 1599. ('•) Ibidem: 10 ottobre 1599. (5) Ibidem: 12 maggio 1600. ((!) Ìbidem : 8 giugno 1600. (7) Ibidem : 22 ottobre 1596.