AUSTRIA, FRANCIA, ITALIA 377 sidetta Marca illirica! Rovinata l’Austria, interdetta la Russia, fattisi ostile il Vladika del Monte-negro, diffidente il Sultano, sospettosi i pascià di Bosnia, di Scutari e di Janina, violate le nazionalità, soppresse le antiche franchige: ecco gli effetti generali della pace di Schoennbrunn per la riva orientale dell’Adriatico, nel quale irruppero allora più audaci i navigli inglesi. Il lato buono della politica di Parigi, per quanto si riferisce a quel mare, fu di migliorare le condizioni dello stato illirico e di crearvi una forte organizzazione civile e militare. Questa prese forma col decreto 15 aprile 1811; onde il paese ebbe per capo un governatore, per capitale hubian^i e fu ripartito in sette provincie: Carinzia, Carniola, Croazia civile, Croazia militare, Istria, Dalmazia, Ragusa. E come vennero agevolati i transiti nella valle padana e fra essa ed il mare con l’aprire nuovi canali e con ridare la navigabilità ai fiumi, si provvide pure alla restaurazione dei porti di Venezia e di Ancona su un versante, di Pola e di Ragusa sull’altro, riattivando le comunicazioni marittime fra essi. Nel tempo medesimo si tentarono accordi di buon vicinato col Montenegro e con i vicini pascià, specialmente con l’astuto Alì di Tebelen. E più tardi, quando si stava preparando la campagna contro la Russia, si cercò d’attrarre nell’orbita francese la Turchia ed aizzarla contro quello stato. Ma il programma fallì completamente. Ragusa