LA FORTEZZA DI SPINA LONGA 570 devano sempre le angarìe del territorio di Sitia ; e perchè i lavori proseguissero più solleciti ed economici, erasi stabilito che gli spezzamonti e gli altri artieri e fin gli angarici ed i galeotti lavorassero a contratto, anziché a giornata (l). Cosi il 16 dicembre 1579 Luca Michiel poteva mandare a Venezia un disegno di tutte le opere compiute sino allora, ed un rendiconto delle spese, le quali superavano di poco i 7 mila ducati(2). Venezia gradì le buone notizie ; e fu larga di elogi al solerte provveditore non solo, ma facilmente accondiscese alle sue richieste relative ai materiali necessarì alla nuova fortezza, e alla elezione di uno speciale provveditore per essa (3). Nel mandare quindi nuovi fondi a Candia, stabilì che 10 mila ducati dovessero servire per Spinalonga ; e che in sostituzione dei governatore generale Calabrese, si recasse in Creta a soprintendere alle fortificazioni il nuovo governatore Baldissera Rangone (4). Costui infatti fin dall’ottobre di quell’anno 1579 visitò la fortezza, e si credette in dovere di esprimere la propria ammirazione particolare per l’opera del Bressani, “ ingegnerò indefesso alle operationi „. Aggiunse pure che i lavori a lui sembravano bene avviati, solo che si fosse alzato e terrapienato l’angolo del baluardo Donà, tagliata la roccia fra il Dona ed il Tiepolo, chiuso l’orecchione orientale, detto Scaramella (dal segretario Giancarlo Scaramelli), e allargata la mezzaluna Michiel(5). Ma proprio il taglio della roccia interposta fra i due baluardi meridionali si dimostrò assai più difficile di quanto si fosse reputato, e provocò un ammutinamento da parte degli spezzamonti, che si acquetarono soltanto quando venne loro aumentato lo stipendio. D’altra parte negli scavi eseguiti sulla pcniso-letta, a soli due passi di profondità si rinvenne uno strato di sabbia inadatto alle opere in terrapieno : il che costrinse a provvedere i terreni da lontano per mezzo delle barche(6). L’ improvviso insorgere di tali difficoltà non solo rallentò i lavori, ma dimostrò altresì che il preventivo originale di 20 mila ducati di spesa si sarebbe dovuto superare da ben 4 a 5 mila ducati ; onde richiedevasi l’aiuto di Venezia(7). (*) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 17 a-gosto 1579 — Relazioni, LXXVIII (Relazione del Michiel del 1580): dove sono più minuti particolari di ragguaglio. (2) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia : 16 settembre 1579. (3) V. A. S. : Senato Mar, XLIV, 120. (4) V. A. S. : Senato Secreti, LXXXII, 35*. (a) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia : volumi in appendice : 24 ottobre 1579. (°) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 1 novembre 1579. 0 Ibidem : 28 novembre 1579.