584 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA denari Soltanto verso la fine dell’anno si potè fabbricare dell’altra muradia 1 O I per alzare il tratto fra il pontone Bembo ed il fianco Perino (2). Che se, quando il nuovo capitano Gerolamo Barbarigo, nel gennaio del lo83, visitò 1’isolotto, ebbe a verificare che troppi erano tuttora i mancamenti della fortezza (capitali fra tutti l’imperfezione dei due baluardi meridionali e f impedimento costituito dalla roccia interposta fra essi)(3), non per questo si disanimarono i magistrati dell’isola. Anzi, ripresi con raddoppiato ardore i lavori, in pochi mesi, dal gennaio al maggio del 1583, furono portati 102 passi cubi di tcneno al Dona ; fu alzato al baluardo stesso il fianco verso il Tiepolo, aggiungendogli la garetta ; fu elevata la cortina fra il Dona e lo Scaramella, e spianata la ìoccia al di fuori della muraglia ; venne costruita dal governatore Belloni una ti aversa di 92 passi cubi (quella stessa, crediamo, che fu detta Mora, non sapremmo in memoria di chi), ed aggiunto un parapetto di terreno alla mezzaluna Moceniga ; il Tiepolo fu alzato di muro tutto in giro, e terrapienato con 191 passi cubi di materiale; e così pure si potè tagliare la roccia fra il Tiepolo ed il Dona, portando i sassi presso lo Scaramella per la traversa che vi si doveva fare, nonché costruire od accomodare le strade fra il Donà ed il d icpolo, fi a la casa stessa e la piazza Moretta, e fra la casa del sopramassaro e la vetta (4). Steso intanto un esatto computo del denaro fino allora versato per le opere della fortezza, risultava che nel 1578 vi si erano spesi 23942 perperi, ben 383914 nel lo79, altri 1328/ nel 1580, e nei tre anni successivi 526768: totale, compresevi le angarìe, 42525 ducati. Per completare poi la fortezza si calcolava abbisognassero altri 6422 ducati(5). * * * Ma proprio allora, nel gennaio del 1584, visitava l’isolotto Latino Orsini, e, ripetendo in parte osservazioni e concetti già espressi da Gian Maria Marti- (9 V. A. S. : Dispacci dei prov.da Candia : 17 febbraio 1582. (2) Ibidem; 11 novembre 1582 — Cfr. la relazione del Mocenigo del 1583 (V. A. S. : Relazioni, LXXXI), ove egli ricorda pure di aver tagliato complessivamente 360 passi cubi di sasso fra il Tiepolo ed il Donà, e di aver alzate e terrapienate altre cortine ed elevata pure la mezzaluna Michiel. (3) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia: 27 gennaio 1583. (•’) Ibidem: 20 maggio e 1 settembre 1583 — Re- 1azioni, LXXXV1I (Relazione del provveditore Lorenzo Venier) : ai quali documenti rimandiamo per più ampi dettagli. (5) V. B. M. : Ital. VI, 156 — Cfr. V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 6 luglio 1584 — Vedasi poi altro particolareggiato preventivo del 14 luglio di quell’anno, il quale porta a soli 36545 perperi la spesa necessaria per ultimare i lavori così in mura tura come nei terrapieni (V. M. C. : Ms. Morosità, CCCIV).