400 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA FIO. 228, — CANDIA : LE MURA A MARE DA S. ANDREA VERSO DERMATÀ. (29). dal livello della strada sporge solo il parapetto a merloni in muro, di 90 cm., che ò probabilmente opera o rifacimento turco. La strada però si mantiene più elevata del piano della città, sull’alto del terrapieno di rivestimento della muia, teiiupieno che anche nel suo lato verso la città è incamiciato di muro, analogamente a quanto dicemmo già a proposito dell’antica cinta a mare. Di bel nuovo però i rimaneggiamenti turchi sono assai radicali. Nella così detta piattaforma di Dermatà il muro non è più scarpato, manca il parapetto e la costruzione stessa è assai più rossiccia : tutto l’interno della piattaforma è occupato da un’opera moderna per un grosso cannone. Seguono finalmente i due lati del golfo di Dermatà, ove la muraglia riprende sullo stesso sistema della prima, solo che ò munita pure di un cordone piatto. Verso il mare la porta di Dei mata presenta un semplice arco; verso la città invece una facciata a bugne, assai rovinata, e mezzo sepolta, con portone sormontato da timpano e due finestre ai lati. Dal portone si accede ad un avvolto, il quale comunica con due vani analoghi, che si trovano ai suoi lati e prendono luce dalle finestre testé