LA CINTA DI CANEA 435 nimo cavaliere), e cominciati i due a fianco della Piattaforma, quello della porta della Sabbionara, e quello di S. Caterina, presso il Gritti : onde mancava da iniziare gli ultimi due (a settentrione rispettivamente dello Schiavo e del baluardo di S. Lucia), i quali non furono mai condotti a termine. Dei 1079 passi cubi di fossa ne erano cavati ben 532, specialmente nel lato orientale e nel primo tratto del seguente, tranne di fronte al baluardo di S. Lucia ; e qualche cosa erasi pur fatto anche della strada coperta(1). Stanziati nuovi fondi dal Senato allo scopo precipuo di terminare le fortificazioni di Canea (2), e trovato modo di pagare gli angarici senza contribuzione dei cittadini, il provveditor generale Alvise Grimani potè lavorare di lena alla cavazione della fossa occidentale, che per l’innanzi era stata la più trascurata in causa della difficoltà di tagliarla nel vivo sasso ; ed al tempo stesso provvide a spianare l’altura di fronte alla chiesa detta della Misericordia, al di là della cortina fra il baluardo di S. Lucia e la Piattaforma (L Nel solo trimestre dal marzo al maggio del 1585 le fortificazioni di Canea costarono 28259 perperi(4). Col materiale ricavato dalla fossa fu portato fino a 10 piedi di altezza (ossia fino alla metà) il terreno sovrastante al muro nel cavaliere Landò ; e fu pure terminato il cavalierotto di S. Caterina, il quale, data appunto la qualità del materiale impiegato, venne costruito in muratura e poi riempito di terra <5). Anche il terreno dell’altura della Misericordia, abbassata di ben 10 piedi, fu trasportato in città per mezzo di un ponte attraverso la fossa, ed utilizzato per alzare i due cavalierotti ai lati della Piattaforma e per allargare i terrapieni meridionali. Onde al Grimani sembrava che la fortezza si potesse considerare quasi clic finita, solo che si terminasse di abbassare le altre alture e di riempire invece gli avvallamenti esterni, si fabbricasse l’aggiunta al Gritti, ed alla porta della Sabbionara o si costruisse il cavaliere — come voleva il Savorgnan — , o si alzasse quel revellino che vedemmo già eretto dal Calabrese — come voleva l’Orsini <6>. Le belle previsioni erano smentite invece dall’ ingegnere Angelo Dal Lago, il quale trovava che complessivamente la fortezza avrebbe costato ancora 15 («) V. B. M. : Itaì. VI, 156. — Cf. V. A. S. : Dispacci dei prov. da Catidia: 24 febbraio 1584. (2) V. A. S. : Senato Secreti, LXXXIV, 172* e 186. (3) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia : 1 e 4 aprile 1585. (s) Si veda il conto, molto dettagliato e non privo di interesse, ibidem : 31 maggio 1585. (5) Ibidem: 30 agosto 1585. (6) Ibidem: 16 ottobre 1585 e 19 luglio 1589 — Relazioni, LXXX1II (Relazione del rettore Gian Domenico Cicogna).