LA CINTA DT CANEA -161 colla data del 1564. Quanto alla porta stessa, essa era bensì di costruzione veneziana con saracinesche e posterie interne guidanti a vie sotterranee, ma i Turchi la aveano in gran parte rifatta. A giudicare dai dettagli di alcune antiche piante e vedute della Canea, conviene ammettere che all’epoca veneta essa fosse eccezionalmente a-dorna anche nella facciata verso la campagna. La cortina che procede(1) — collo stradone del ramparo alquanto rovinato — si allarga ad un tratto con una sporgenza rettangolare (2), piuttc- FIG. 266 — CANEA : ESTERNO DELLA PORTA RETIMI OTTA, ORA DISTRUTTA. (216). sto bassa, rivestita di bel nuovo a scarpa, con cordone e murello superiore ; le cantonate sono di grosse pietre ben lavorate ; un barbacane sostiene il lato maggiore (quello di nord) ; delle case sono appoggiate in giro. Quindi riprende la cortina, della larghezza normale ; ed al di là del muro che la separa dalla città, si accostano di bel nuovo le abitazioni private. Al cavalierotto rettangolare di S. Dimitri salgono due rampe, una presso la porta che dalla città introduce al cava- ne. 267 — CANEA ! RICOSTRUZIONE IDEALE DELLA FACCIATA DELLA PORTA RETIMIOTTA. (*) Cf. fig. 279. (SULLA SCORTA DI ANTICHI DISEGNI). (2) Collez. fotogr. n. 243. 58