I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA 5.ìO turi notava come la piazza fosse troppo angusta, e le sue cannoniere tirassero soltanto in pelo d’acqua : per questo, visto che il mare non era molto profondo, facile sarebbe stato di allargarla e tirarla in barba, non avendo essa bisogno di cannoniere, dacché non poteva venir battuta (1). Destino volle che, mentre procedevano i restauri(2) ed il provveditore Alvise Priuli fondava a tale scopo un arsile alla Linguetta (3), altri guasti fossero prodotti dalle pioggie, specialmente ai terrapieni ed a quelle opere che eransi costruite con terra rossa anziché con calcina : di guisa che la cortina fra il Mi-chiel e l’Orsini, che mai erasi incamiciata di muro, deteriorava ognor più ; rovinava in parte la traversa dalla banda del Marati ; ed era necessario puntellare una cannoniera al Michiel affinché non crollasse ; nello stesso tempo, presso al Martinengo, appariva troppo debole il muro, e di bel nuovo corroso il barbacane ; la porporella costruita alla Linguetta addirittura distrutta (1). Pochi restauri eseguiti dal provveditore della fortezza Melchiorre Zane, il quale acconciò particolarmente il cavaliere Moccnigo, riuscirono ad arrestare lo sfacelo (5). Una diecina d’anni più tardi il Senato stesso intervenne ^ affinché fossero incamiciate le membra ancora nude della fortezza, e venisse dirupata la roccia in modo da impedire le sorprese di una scalata (7). Più che di questo però (8), il generale Pietro Bondumier ebbe di bel nuovo ad interessarsi della Linguetta, ognora minacciante, incaricando il provveditore di Canea Gerolamo Contarini di ricostruirvi davanti uno scarpone : nel che egli venne coadiuvato dal governatore di Canea Sebastiano Orselli, dal provveditore della fortezza Gerolamo Canal e dalla galea di Carlo Griffi(9). Il nuovo provveditore di Suda, Francesco Tiepolo, legò invece il proprio nome alla omonima piazza, da lui costruita oltre il cavaliere della Linguetta(I0); (*) Ibidem. — Si confrontino sullo stesso tenore anche le relazioni elei capitano Gian Jacopo Zane (V. B. M., Ital. VII, 214, f.), del governatore generale Annibaie Gonzaga (V. A. S. : Relazioni, LXXXI) e dell’ ingegnere Angelo Oddi (V. B. M. : Ital. VII, 1523) e la scrittura del governatore Tullio Eliseo (V. M. C.: Ms. Dona dalle Rose, CXXXVI, 23). — Avvertivano costoro inoltre l’urgente bisogno di alzare in barba i parapetti al cavaliere Mocenigo; di costruire un muretto, invece della cortina, per transitare coperti dall’Orsini al Michiel; e di restaurare le traverse. Per di più il cavaliere della Linguetta, costruito dall’Eliseo, andava abbassato ; mancava una trincea dalla parte della chiesa ; e conveniva accomodare lo scoglietto dei Conigli, tagliandolo ad an- golo oppure spianandolo. (*) Cfr. V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia : 1 dicembre 1600. (3) V. A. S. : Relazioni, LXXIX (Sua relazione). (4) V. A. S.: Dispacci dei rettori da Candia: 2 ottobre 1604 e 13 aprile 1605. (5) Ibidem: 8 maggio 1604. (6) V. A. S. : Senato Secreti, CVII, 185 *. (7) Cfr. V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia : 8 giugno 1616. (8) Ibidem : 19 febbraio 1617. (9) Ibidem: 19 novembre 1617 — Dispacci dei rettori da Candia: 7 settembre e 29 dicembre 1617. (,0) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia: 22 maggio 1620.