LE FORTIFICAZIONI DI SUDA 567 Mentre si attendevano istruzioni da Venezia, fu cominciato intanto l’allesti-mento dei materiali (l\ Quanto ai disegni, sebbene il Civran stesse per dare la preferenza a quello minore del Beati(2), finì più tardi col decidersi invece per quello del Van Wert, che importava una spesa assai meno rilevante(3), e che era approvato altresì da Antonio Pisani, capitano delle galeazze, da Luca Pesaro, capitano dei galeoni, e da Pietro Badoer, capitano della guardia(4). I lavori del resto cominciarono tosto, coll’assistenza e l’aiuto del provveditore di Canea, Giambattista Basadona, e del capitano della guardia(5) ; ma ben presto si dovettero rallentare per mancanza di operai e di materiali(6), e finalmente sospendere per il sopraggiungere dalla cattiva stagione(7). II Senato cercò riparare in parte a tali inconvenienti, ingiungendo, all’a-prirsi della primavera, che fossero impiegati i galeotti nei lavori della fortezza(8). E dal 14 agosto 1640 in poi si costrussero infatti 39 passi di muraglia, alta fino a 15 piedi(9). Ma la fabbrica procedette tuttavia tanto fiaccamente, che nel febbraio dell’anno successivo il provveditore Michele Priuli poteva chiedere a Venezia gli fosse mandato il disegno genuino del Van Wert, perchè, fra i due progetti che erano in mano del Leoni, non si sapeva più quale esso fosse(I0) ! Nell’attesa passava così anche in quell’anno la stagione migliore(U). Il Leoni intanto, cui era affidato il cavamente delle fosse, trovava che la pietra era assai dura, che le misure del nuovo disegno ricevuto non erano esatte (12), e che la spesa avrebbe finito col superare i 30 mila reali, 20 mila dei quali per il solo fossato(13). I denari invece venivano a mancare, ed il numero traforti. — Le pietre che occureranno per fabricar le muraglie si caveranno al piede del muro del recinto, scarpando dopo il suo fondamento a basso fin tanto che tutta la altezza e del muro fdbricato e del sasso scarpato arrivi a piedi 40 tutto intorno. Il corpo di guardia si fabricarà sopra lo sommità, come nel disegno si vede notata. La porta deve essere nel mezo della cortina, come il disegno mostra ; ed avanti di essa deve esser un ponto di legno (V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia : 12 marzo 1639). (!) Ibidem: 18 marzo e 24 aprile 1639. (*) Ibidem: 18 marzo 1639. (3) Ibidem: 20 settembre 1639. (*) V. A. S. : Relazioni, LXXX (Relazione del provveditore Civran). (5) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia ; 22 maggio, 5 e 22 luglio 1639. (6) Ibidem : 24 agosto 1639. t7) Ibidem: 10 ottobre 1639. (8) V. A. S. : Senato Rettori, XI, 21* e 76*. (9) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 12 dicembre 1640 — Relazioni, LXXXIII (Relazione del provveditore di Canea Basadona). (,0) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Candia : 6 febbraio 1641 — Cfr. Senato Mar, XCIX, 59. (u) V. A. S. : Dispacci dei prov. da Candia: 20 giugno e 18 settembre 1641. (ls) Malgrado ciò, il provveditore Priuli gli faceva ordinare di attenersi ad esso rigorosamente (Ibidem: 8 settembre 1642). (1J) Ibidem: 29 settembre 1641 — Cfr. la citata relazione del provveditor di Canea Basadona (Relazioni, LXXX). Il Leoni però era riuscito ad appaltare il lavoro agli spezzamonti deWAkrotiri per reali 3j/2 al passo cubo (mentre prima ne costava 6) al patto che vi lavorassero cento uomini al giorno (Ibidem). — Ben presto però ebbe ad avvedersi che in realtà tornava più utile lavorare a giornata (Relazioni, LXXXIII : relazione del provveditore di Canea Marco Giustinian).